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Olbia, consiglieri regionali scrivono alla Geasar

Richiesta la sospensione dei voli da Tel Aviv

Olbia, consiglieri regionali scrivono alla Geasar
Olbia, consiglieri regionali scrivono alla Geasar
Barbara Curreli

Pubblicato il 06 September 2025 alle 12:06

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Olbia. Dalla Regione arriva un nuovo segnale forte per chiedere la sospensione del volo Tel Aviv Olbia. I tre consiglieri regionali Valdo Di Nolfo, Sebastian Cocco e Giuseppe Frau hanno inviato una lettera al Consiglio di amministrazione della Geasar, la società che gestisce l'aeroporto Olbia - Costa Smeralda, per chiedere la sospensione del collegamento aereo con Tel Aviv.

"Pur consapevoli che la quota azionaria regionale in Geasar non consente di imporre giuridicamente questo tipo di scelta gestionale – spiegano i tre firmatari Di Nolfo, Cocco e Frau – resta intatto il dovere politico e morale di far sentire la propria voce. Chiediamo di sospendere immediatamente il volo Olbia–Tel Aviv: la Sardegna non può accogliere attività economiche e turistiche con un governo che sta violando il diritto internazionale e compiendo azioni riconosciute come crimini di guerra".

"La richiesta –spiega il comunicato – si inserisce nella decisione da parte della Regione Sardegna di interrompere ogni rapporto istituzionale, economico e di cooperazione con Israele fino alla cessazione delle gravi violazioni dei diritti umani nella Striscia di Gaza: scelta giuridicamente vincolante alla mozione n. 51, approvata lo scorso 15 luglio dal Consiglio regionale".
 
"Abbiamo tutti il dovere di rispettare la posizione dei rappresentanti del popolo sardo – ribadiscono i consiglieri – e non basta una condanna formale: serve un atto concreto, immediato, che dica chiaramente da che parte sta la Sardegna".

"La nostra terra – concludono Di Nolfo, Cocco e Frau – ha una vocazione di pace e di accoglienza. Non può e non deve essere complice di un’economia del genocidio. La sospensione del volo Olbia–Tel Aviv sarebbe un gesto chiaro, forte e coerente con la volontà espressa dal Consiglio regionale e dal popolo sardo".