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Olbia, al via Art Wine Label di agosto presso lo spazio The Green Life

L’intervista ad Andrea Pani artista delle etichette dell’Azienda Agricola Piede Franco

Olbia, al via Art Wine Label di agosto presso lo spazio The Green Life
Olbia, al via Art Wine Label di agosto presso lo spazio The Green Life
Ilaria Del Giudice

Pubblicato il 03 August 2025 alle 09:00

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Olbia. Lo showroom The Green Life ha recentemente annunciato l'inaugurazione di "Art Wine Label" che si giovedì 7 Agosto. Una mostra unica dedicata al progetto che valorizza la creatività degli artisti dietro le etichette dei vini. Per tutto il mese di agosto 2025 i riflettori saranno puntati su Andrea Pani, la cui visione artistica ha dato vita a due etichette iconiche per l'Azienda Agricola Piede Franco.

Il progetto "Art Wine Label" nasce dalla volontà di illuminare il profondo legame tra l'arte e il mondo del vino, spesso sottovalutato. Ogni bottiglia di vino infatti non è solo un capolavoro enologico, ma può anche diventare una tela per opere d'arte straordinarie. Questa mostra mette in risalto il talento degli artisti che, con le loro creazioni, trasformano un'etichetta in un'espressione visiva capace di catturare l'essenza e la storia di ogni vino. Questa collaborazione con l'artista Andrea Pani e l'Azienda Agricola Piede Franco celebra la fusione tra la maestria artigianale e l'eccellenza enologica. È un'opportunità unica per scoprire le storie e le visioni che si celano dietro queste etichette d'autore. La mostra offrirà ai visitatori l'opportunità di ammirare da vicino le etichette originali e, in alcuni casi, le opere d'arte complete che hanno dato vita alle etichette dei vini. Sarà un viaggio attraverso stili, tecniche e ispirazioni diverse per dimostrare come l'etichetta sia parte integrante dell'identità di un vino.

Andrea Pani, nato nel 1982 a Sant'Antioco, nel sud-ovest della Sardegna, si trasferisce a Cagliari nel 2002 per completare gli studi in ingegneria ambientale. Durante gli anni universitari sviluppa un forte interesse da autodidatta per l'arte astratta con acrilico. Il suo percorso artistico prende una svolta nel 2018, quando si avvicina alla ritrattistica in grafite con il maestro Luca Tedde, una tecnica che lo affascina profondamente. Approfondisce poi questa passione con un corso di ritrattistica a colori, utilizzando i soft pastel. È da qui che decide di unire il suo hobby all'amore per la sua terra e al fascino del folklore sardo, dando vita alla collezione "I Ritratti della Tradizione". In questa serie, i volti delle donne in costume sardo diventano i protagonisti, emblema del fascino di questa terra antica e simbolo di un'eredità culturale da preservare. Negli anni successivi Andrea continua la sua formazione con vari maestri per affinare la sua tecnica e sperimenta anche la pittura a olio. Nel 2020 questa esplorazione lo porta a creare la sua seconda collezione: "Ink Girls", dedicata al mondo del tatuaggio. Nel 2021 arriva la prima importante collaborazione con l'azienda agricola Piede Franco, che gli commissiona l'etichetta per un Carignano Riserva che prenderà il nome di "Bellesa". Il successo di questa partnership si rinnova nel 2024 con la creazione della seconda etichetta per un Carignano, denominata "Perdularju". Il 2024 segna anche l'inizio della sua dedizione alla pittura muraria, sempre ispirata alla tradizione sarda. I suoi murales, spesso dominati da donne in abito tradizionale e arazzi tipici, mirano a restituire un'immagine intensa e autentica della Sardegna, infondendo nella comunità un senso di appartenenza e orgoglio identitario. Nello stesso anno, [Nome dell'Artista] lancia una nuova collezione dedicata alla mitologia, reinterpretandola in chiave moderna.

Le Etichette in Mostra, "Bellesa" e "Perdularju" di Az. Agr. Piede Franco, rappresentano le etichette di due vini di punta dell'azienda in questione, una realtà vitivinicola che opera sull'isola di Sant'Antioco, in entrambi i comuni, con la sede aziendale presso la frazione di Cussorgia (Calasetta). Piede Franco si distingue per la coltivazione delle vigne più belle sulle sabbie, salvatesi dalla piaga della fillossera che ha colpito l'Europa tra il 1800 e il 1900. Si tratta di viti franche di piede, con sesti molto fitti (circa 10.000 piante per ettaro) e rese bassissime (25-30 quintali per ettaro). Questo approccio garantisce uve estremamente concentrate in antociani e polifenoli, ideali per vini strutturati e importanti. Il processo di produzione è completato in cantina con l'utilizzo di tonneaux e barrique di essenze e tostature diverse, che contribuiscono a perfezionare il profilo aromatico e gustativo.

In mostra, sarà possibile ammirare le etichette di:

  • Bellesa: La riserva in purezza di Piede Franco, proveniente da vigne di oltre 80 anni. Dopo la fermentazione, il vino riposa per un anno in tonneaux di rovere francese di ottima qualità, dove con cadenza bisettimanale riceve un Bâttonage per rimettere in sospensione tutte le sostanze che lentamente precipitano. Questa pratica, seppur onerosa, conferisce al vino una morbidezza e un'eleganza eccezionali. Successivamente, riposa per un altro anno in bottiglia in locali termocondizionati. Un lavoro meticoloso per una produzione media di appena 2.200 bottiglie. L'azienda è dedita al recupero delle vecchie vigne su cui basa le proprie fondamenta, con le annate successive (2020, 2021, 2022, 2023 e 2024) già prodotte e alcune in commercio.
  • Perdularju: Un IGT Isola dei Nuraghi rosso, entrato in commercio nell'aprile 2024. Questo vino in stile taglio bordolese è composto da tre vitigni differenti: Syrah, Cabernet e Carignano. I nuovi impianti dell'azienda sono infatti rivolti a questa nuova referenza dalle caratteristiche distintive.

Di seguito riportiamo l’intervista all’artista Andrea Pani.

Come descriverebbe le sue etichette?

“Le etichette create per i vini rappresentano un omaggio visivo e culturale all’isola di Sant’Antioco. La prima etichetta mostra il volto di una donna in abito tradizionale Antiochense, con uno sguardo intenso e fiero che evoca le radici, l’identità e il ruolo centrale della figura femminile nella cultura sarda. La seconda etichetta raffigura un fenicottero rosa, simbolo della fauna locale e della bellezza naturale dell’isola: un’immagine leggera e poetica che richiama l’ambiente lagunare, l’armonia e il legame con il territorio”.

Da dove nasce l’ispirazione?

“E’ stato un lungo confrontarsi tra me e Roberto titolare dell’Azienda piede franco, l’ispirazione nasce direttamente dall’amore per la Sardegna, in particolare per Sant’Antioco, terra di storia millenaria, colori vivi e tradizioni forti, volevamo trovare un legame tra etichetta e territorio”.

Che messaggio ha voluto trasmettere con queste immagini in relazione al vino e alle tradizioni?

“Le immagini vogliono essere un ponte tra il passato e il presente. Il vino, come il disegno artistico, è frutto di un lavoro artigianale, lento, profondamente radicato nella terra e nella tradizione. Il volto della donna in abito tradizionale rappresenta la memoria, la forza e la dignità della cultura sarda, mentre il fenicottero rappresenta la leggerezza, la bellezza e la biodiversità dell’isola. Il messaggio è chiaro: ogni bottiglia non contiene solo vino, ma anche storia, natura e identità”.

Che significato attribuisce alla sua arte in e quale il filo conduttore tra i diversi stili?

“L’arte per me è espressione di appartenenza ma anche strumento di trasformazione. Ogni collezione è una tappa di un percorso che parte dal realismo e si apre alla sperimentazione, vista attraverso il volto umano e simbolico delle sue donne, delle sue storie e dei suoi miti. Che si tratti di ritratti realistici, di donne tatuate o di figure mitologiche reinterpretate, c’è sempre un'identità forte, un legame con il corpo e con la memoria collettiva”.

Come si collegano mitologia e tradizione sarda nella sua arte?

“Questa domanda è quasi uno spoiler, fino ad ora ho voluto appositamente tenerli separati. Ogni collezione rappresenta una mia passione. Vorrei, nel prossimo futuro, creare delle opere di congiunzione tra le collezioni, ad esempio la mitologia che viene usata come chiave di lettura contemporanea della tradizione, con protagonisti le figure mitologiche sarde, spesso poco conosciute, trasformate in personaggi moderni, attuali, quasi urbani”.

Un’occasione imperdibile quella dell’ Art Wine Label di agosto per immergersi in un'esposizione che celebra la sinergia tra arte e vino, offrendo una nuova prospettiva sul valore estetico e culturale delle etichette vinicole, espressione di un territorio e di una passione. "Art Wine Label" è infatti un'iniziativa culturale dello Show-Room The Green Life che mira a valorizzare il lavoro degli artisti che creano le etichette per il vino, riconoscendo il loro contributo alla narrazione visiva e all'identità di ogni bottiglia. Il progetto si impegna a promuovere la consapevolezza che l'etichetta non è solo informazione, ma una vera e propria opera d’arte. “Lo Show-room The Green Life, essendo anche una galleria d’arte non convenzionale, vuole differenziarsi dai locali tradizionali etichettandosi anche come “Vineria d’Autore” – spiega Sonia Ripamonti ideatrice dell’iniziativa – Quello che ci proponiamo di fare con questo progetto è collezionare tutte le etichette “artistiche” per arredare la libreria della “Cambusina o Café des Artistes” un locale nel locale presente all’interno dello Show-Room”.