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Cronaca

Incredibile, spiagge olbiesi: bagni pubblici solo nei pressi della Costa Smeralda

Incredibile, spiagge olbiesi: bagni pubblici solo nei pressi della Costa Smeralda
Incredibile, spiagge olbiesi: bagni pubblici solo nei pressi della Costa Smeralda
Angela Galiberti

Pubblicato il 14 June 2016 alle 18:21

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Olbia, 14 Giugno 2016 - L'estate 2016, dal punto di vista turistico, promette più che bene: la Gallura verrà presa d'assalto, come consuetudine, da migliaia di turisti e molti di questi sceglieranno Olbia e le sue perle turistiche per una vacanza all'insegna del relax in spiaggia. Gli arenili olbiesi sono pronti ad accogliere i vacanzieri? Ovviamente sì: le spiagge sono pulite, ristoranti e bar sono aperti e le concessioni balneari hanno già sfoderato dal primo Maggio i loro bei lettini colorati. Al sistema dell'accoglienza olbiese in spiaggia (e non solo) manca un piccolo particolare: i bagni pubblici.

Attualmente, nessuna spiaggia olbiese è dotata di bagni pubblici: i soli servizi igienici presenti sono quelli che si possono trovare all'interno dei bar e dei ristoranti che sono largamente insufficienti a sostenere le migliaia di persone che, in alta stagione, affollano le spiagge olbiesi come Pittulongu, Bados, Marinella e tutte le altre spiagge più rinomate (e affollate). Leggenda metropolitana narra che i metodi alternativi al bagno pubblico inesistente vengano chiamati "ocean toilet" e "jungle toilet": in pratica, chi non va al bar e non riesce a "trattenersi", si "libera" nel mare o tra la macchia mediterranea.

Fino all'anno scorso erano presenti dei bagni chimici nelle più importanti spiagge olbiesi, ma questi bagni non sono mai stati sufficienti per "smaltire" le necessità dei tantissimi turisti che frequentano le nostre spiagge.

È da segnalare che il Pul, piano utilizzo dei litorali, prevede la possibilità di avere servizi igienici pubblici:

Nelle tavole di progetto sono individuate le aree su cui insisteranno i servizi igienici pubblici e le docce; tali servizi avranno le seguenti caratteristiche:

  • dovranno essere realizzati dal concessionario titolare (servizi igienici e docce);
  • dovranno essere realizzati dall’Amministrazione Comunale nei tratti di arenile non ricadenti nell’ambito di gravitazione dei servizi turistico-ricreativi;
  • dovranno avvalersi delle ultimissime tecnologie offerte dal mercato, in grado di tutelare l’ambiente sensibile che li ospiterà, senza alcuna dispersione e con la massima discrezione;
  • dovranno garantire un sevizio di elevata qualità a cura del titolare della Concessione stessa. L’eventuale omissione sarà causa di revoca della Concessione.

Nell'elenco disponibile nello stesso documento, ovvero il "Norme tecniche di attuazione e regolamento" del Pul, questa particolare tipologia di servizio è presente solo nelle spiagge di Razza di Juncu, Rena Bianca, Portisco, Ira, Contra Ira, Punta Lepre. Ciò non significa che nelle altre spiagge non saranno presenti i servizi igienici, ma che vi saranno solo quelli garantiti dai chioschi. Almeno, così si evince leggendo l'elenco delle concessioni previste nel Regolamento. In ogni caso, al momento, Olbia è indietro rispetto ad altre località turistiche come Badesi e Santa Teresa Gallura che garantiscono ai loro vacanzieri questi servizi di base sulle spiagge.

Per quanto riguarda l'abitato olbiese, anche qui c'è penuria di servizi igienici pubblici: gli unici sono a San Simplicio e sono anche un piccolo (ma significativo) fiore all'occhiello dell'accoglienza olbiese. I servizi igienici di San Simplicio sono nuovissimi, pulitissimi e garantiscono un servizio eccellente a chi ne ha bisogno.

La presenza di servizi igienici pubblici può sembrare superflua rispetto ai tanti altri problemi che attanagliano la città di Olbia, ma è pur vero che spesso sono i dettagli a fare la differenza.