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Olbia e Gallura, primato per gli incidenti stradali gravi

L’analisi con la responsabile del Pronto soccorso del Giovanni Paolo II

Olbia e Gallura, primato per gli incidenti stradali gravi
Olbia e Gallura, primato per gli incidenti stradali gravi
Barbara Curreli

Pubblicato il 05 May 2025 alle 10:00

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Olbia. La responsabile del pronto soccorso del Giovanni Paolo II di Olbia Rosangela Beretta analizza con i rappresentanti delle altre strutture isolane il tema della sicurezza su strada: alla Gallura resta il triste primato del numero più alto degli incidenti stradali.

In un incontro tenutosi a Nuoro si è fatto il punto analizzando il tema del primo soccorso tra numeri e casistiche. La Beretta parla degli accessi che in piena estate raggiungono le 250 unità e grazie al lavoro di team, nonostante la carenza di personale si riesce a gestire in primo intervento che prevede la stabilizzazione e eventuali trattamenti sui pazienti, senza ricorrere direttamente al trasferimento a Sassari. Queste giornate, anticipo d'estate hanno fatto registrare un notevole aumento di presenze di turisti e al momento si registra una media di 130 accessi al pronto soccorso al giorno. La collaborazione, la rete tra le vari strutture è sicuramente un valore aggiunto e in alcuni casi utile per sopperire all'assenza di alcune figure. 

Sicuramente il pronto intervento al momento è garantito ma con sacrificio dei medici e infermieri presenti che coprono i vari turni a costo del loro giorno di riposo: 4 medici, 4 professionisti e la notte è presente la cooperativa a coprire il turno. Una figura in più sarebbe necessaria per ogni turno e quindi due ulteriori figure professionali al giorno.

Collaborazione e formazione sono alla base per processo di interazione, a Olbia nonostante la carenza del personale opera già da 10 anni un trauma team e sono tante le esercitazioni portate avanti per la gestione di maxi emergenze, eventi realizzati in collaborazione con le forze dell'ordine e il personale che opera per terra e per mare. Non meno importante la collaborazione con il 118 e il trasporto tramite elisoccorso, favorendo il trasferimento qualora non sia possibile l'intervento sul posto, senza dimenticare le unità di radiologia interventistica e neurochirurgia che hanno grandi professionalità nella struttura del Mater. Lo riporta La Nuova Sardegna.