Thursday, 08 May 2025
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Pubblicato il 07 May 2025 alle 13:10
Olbia. "Mai mi sarei aspettata una disgrazia del genere, non lo auguro neanche al mio peggior nemico". Con queste parole, pubblicate in un post sui social, la madre dei due fratelli Deiana, scomparsi in mare nei giorni scorsi, ha affidato alla rete il suo grido di dolore e di speranza. Una richiesta accorata rivolta a tutti: “Vi imploro di non abbandonarci. Aiutateci. Vi chiedo di tenere duro nelle ricerche. So che possiamo contare su tutti voi”.
Un appello che commuove e che riporta al centro dell’attenzione una vicenda che, al momento, resta avvolta dal mistero. Dei due giovani, usciti in mare e mai più rientrati, non c’è traccia certa. Nessun avvistamento, nessun ritrovamento della barca, nessun elemento utile da parte di cittadini o navi in transito. Soltanto ipotesi, incertezze e un'attesa logorante.
A fare il punto sulle ricerche è l’avvocato della famiglia, Pietro Cherchi, che ha spiegato: “Stiamo facendo indagini difensive per ricostruire le tracce telefoniche. Ci resta da analizzare il segnale delle celle per individuare una probabile posizione e circoscrivere lo specchio d’acqua.”
Al momento non è possibile fornire dettagli, ha precisato Cherchi, perché le analisi tecniche sono in corso: “Si tratta di indagini tecnico-scientifiche per cercare di capire dove la barca possa essersi inabissata, sempre ammesso che si sia davvero inabissata: non ne abbiamo la certezza. Supponiamo che sia così, ma purtroppo non abbiamo altre notizie.”
L’avvocato ha aggiunto che potrebbero esserci sviluppi, ma ha confermato anche l’assenza di materiale utile da parte della popolazione o da navi di passaggio:
“Non è arrivata nessuna foto o video. Ci stiamo dando da fare per trovare elementi utili".
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