Thursday, 08 May 2025
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Pubblicato il 07 May 2025 alle 09:12
Olbia. Nel Circondario Marittimo di Olbia arriva la nuova Ordinanza di Sicurezza Balneare 2025 e porta con sé una piccola rivoluzione: regole più chiare, presidi potenziati, nuovi simboli condivisi a livello europeo. Ma, soprattutto, un metodo di lavoro che ha coinvolto direttamente gli operatori del mare. Per la prima volta, le associazioni di categoria sono state chiamate a dire la loro prima della firma del provvedimento.
"Un gesto importante, che dimostra attenzione e rispetto per chi vive ogni giorno il litorale", commenta Francesco Gambella, segretario regionale di Itb Italia. "Il Comandante di Olbia ci ha convocati, ci ha ascoltati e ha integrato molte delle proposte emerse. È un approccio che ci rende contenti, perché siamo noi i primi a vedere i problemi, a intervenire, e anche a segnalarli alla Capitaneria. Siamo in prima linea e finalmente questo ruolo viene riconosciuto".
Cuore della nuova ordinanza è l’obbligo di garantire il servizio di salvamento in tutti gli stabilimenti e nelle spiagge libere più frequentate, dal terzo sabato di maggio alla terza domenica di settembre. Ogni 80 metri di fronte mare ci dovrà essere almeno un bagnino qualificato.
"Non solo obblighi", sottolinea Gambella, "ma anche strumenti nuovi: l’ordinanza introduce la possibilità di usare moto d’acqua e seabob per il salvataggio, e valorizza mezzi come il rescue tube o le unità cinofile. Tutto questo ci aiuta davvero a lavorare meglio".
Tra le novità più visibili, il nuovo codice a bandiere per informare i bagnanti sullo stato del mare. "Addio alla bandiera bianca, arriva quella verde – spiega Gambella – ed è un cambiamento positivo. È un sistema semaforico semplice e comprensibile anche dai turisti stranieri, perché è già in uso in molti Paesi europei. Verde per condizioni favorevoli, gialla per attenzione, rossa per pericolo: così comunichiamo tutti nella stessa lingua".
Confermata la fascia riservata alla balneazione: 200 metri dalla spiaggia sabbiosa e 100 dalle scogliere. Le barche possono entrare o uscire dal mare solo tramite corridoi di lancio autorizzati, a velocità non superiore ai tre nodi. Vietata ogni forma di pesca, anche subacquea, durante il giorno e a meno di 500 metri dalla riva.
Sulle spiagge libere, se il Comune non garantisce il salvataggio, sarà obbligatorio avvisare i bagnanti con cartelli in doppia lingua e bandiera rossa ben visibile. "Serve chiarezza e trasparenza – aggiunge Gambella – non si può rischiare che un turista pensi di essere al sicuro se il presidio non c’è".
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