Olbia -
E' stato il Nucleo Operativo dei Carabinieri di Olbia a trovare G. C., il trentenne originario di Berchidda iscritto nel registro degli indagati riferito all'omicidio di Silvia Caramazza, la donna ritrovata morta in un freezer a Bologna questo giovedì. La cronaca su Giulia Caramazza inizia questo giovedì quando, sollecitate dalle amiche della donna, le forze dell'ordine sono entrate in casa sua trovando prima degli schizzi di sangue nella sua camera da letto, poi il suo corpo occultato dentro ad un freezer. Sul suo capo un'unica ferita mortale. L'ultima volta che la donna è stata vista viva risale al 7 Giugno: dopo il buio. I parenti e le amiche hanno provato più di una volta a mettersi in contatto con lei non ricevendo, però, riscontri positivi: solo sms ambigui che non rispecchiavano la personalità della donna. Così si arriva alla denuncia di scomparsa: la macchina delle forze dell'ordine si mette in moto. La prima cosa che la Polizia fa è contattare il compagno di Silvia Caramazza, ovvero G.C. (34 anni, berchiddese). G.C., sollecitato dalle forze dell'ordine, risponde di essere con la donna in Sicilia e fornisce un indirizzo. Ma la successiva verifica della Squadra Mobile di Catania dà esito negativo. Della coppia, in quella casa, non c'è traccia. Ricontattato il 25 Giugno, l'uomo avrebbe detto di essere stato lì sino al 16 Giugno con Silvia, la quale aveva deciso di fare un viaggio in Grecia. Le incongruenze scaturite da questi contatti hanno convinto la Polizia a entrare nella casa bolognese di Silvia Caramazza, dove poi è stato trovato il suo corpo. G.C. è stato iscritto nel registro degli indagati. L'autopsia della donna verrà fatta nei prossimi giorni. Ancora non si sa esattamente come e quando la donna è stata uccisa. A queste domande risponderà l'esame autoptico.
