Friday, 09 May 2025
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Pubblicato il 09 May 2025 alle 14:21
Olbia. In via Vittorio Veneto, all’angolo con il passaggio a livello, le panchine sono sparite. Rimosse, probabilmente per evitare i bivacchi, lo spaccio alla luce del sole e le situazioni di degrado più volte denunciate dai residenti e dai volontari del gruppo Reazione Terranoa. Ma se l’obiettivo era restituire decoro e sicurezza, la soluzione adottata dal Comune solleva più dubbi che sollievo.
È la logica del “se non possiamo controllarlo, eliminiamolo”: al posto di presidiare il territorio, garantire una presenza concreta e continuativa delle forze dell’ordine o affrontare i problemi alla radice, si tolgono le sedute. Come se l’assenza di arredi urbani potesse risolvere l’emergenza. Così, a farne le spese sono anziani, pendolari, passanti, chiunque usasse quelle panchine semplicemente per aspettare un autobus o riposarsi.
La contraddizione è evidente: Dopo mesi di segnalazioni e sit-in, l’unico intervento è stato togliere le panchine. Invece di affrontare il problema, si è scelto il gesto più facile: eliminare ciò che si poteva presidiare. Una resa più che una soluzione.
Nel precedente sit-in di Reazione Terranoa, i cittadini avevano denunciato una situazione ormai insostenibile: rapine in pieno giorno, bivacchi, atti osceni, spaccio, perfino l’uso delle fioriere private come “cassette postali” per la droga. Il gruppo aveva chiesto più controlli, un’ordinanza anti-alcol, una maggiore illuminazione, ma soprattutto una presenza costante dello Stato nei quartieri.
Oggi, invece, ci si ritrova con meno arredo urbano e gli stessi problemi di sempre.
(articolo scritto con la collaborazione di Barbara Curreli)
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