Friday, 04 July 2025
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Pubblicato il 04 July 2025 alle 09:10
Olbia. Cosa succede se si decide di vietare l'accesso a un luogo, ma non viene data adeguata informazione? Succede quello che è avvenuto ieri nell'Isola di Tavolara, Comune di Olbia: due escursionisti stranieri hanno fatto un'escursione a Tavolara in autonomia e sono stati soccorsi dopo aver perso l'orientamento.
La vicenda, a livello prettamente locale, è nota: Tavolara è stata chiusa alle escursioni con un'ordinanza sindacale non senza generare polemiche. La posizione del sindaco Settimo Nizzi è netta ed è stata bene esplicitata durante lo scorso consiglio comunale: finché non ci sarà un regolamento, niente escursioni.
Il punto è che l'informazione del divieto non sembra aver raggiunto tutti. Lo racconta il comitato "Tavolara Libera" che parla di "nessun cartello" presente nei punti di approdo o lungo il sentiero.
«Due escursionisti spagnoli hanno perso l’orientamento mentre si trovavano su Passu Malu, seguendo un percorso scaricato da internet. Uno dei membri del Comitato Tavolara Libera, guida escursionistica, è stato contattato direttamente dai ragazzi, che si trovavano in difficoltà per mancanza d’acqua e riferimenti chiari - si legge in una nota diffusa sulla pagina Facebook del Comitato -. Vista la situazione, le Guide del Comitato si sono immediatamente attivate allertando il Soccorso Alpino, che è intervenuto tempestivamente. Questo episodio dimostra quanto siano fondamentali la presenza delle guide e un’informazione chiara per garantire la sicurezza dei visitatori. Se fossero stati adeguatamente informati, o accompagnati da professionisti, i due escursionisti non si sarebbero trovati in pericolo. Nessun cartello era presente nei punti di approdo o lungo il sentiero. Eppure l’ordinanza prevede che: “Il presente provvedimento è trasmesso per l’affissione presso i principali approdi all’isola e per gli adempimenti di pubblicità e comunicazione". La mancata attuazione di quanto disposto dallo stesso Comune di Olbia dimostra ancora una volta che vietare non è sufficiente, se non si accompagna a una gestione attiva e responsabile del territorio. Il Comitato Tavolara Libera rinnova la richiesta di una regolamentazione seria, condivisa e rispettosa, che valorizzi le professionalità presenti sul territorio e garantisca la sicurezza dei visitatori, evitando rischi inutili sia per chi frequenta l’isola che per i soccorritori".
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