Alluvione 2013, chiesto mezzo milione al Comune di Olbia: al via la causa civile

Olbia. Il Comune di Olbia si prepara a difendersi in tribunale a seguito di un atto di citazione notificato il 6 maggio scorso dalle sorelle P.C. e D.C. Le due donne hanno promosso una causa civile davanti al Tribunale di Tempio Pausania per ottenere un risarcimento di 500mila euro, a titolo di danno non patrimoniale, dopo la perdita della madre Anna Ragnedda avvenuta durante l’alluvione che colpì la città nel novembre 2013.

Nell’atto di citazione viene ipotizzata la responsabilità dell’ex sindaco e dello stesso Comune, chiamati in causa come responsabili civili per la gestione dell’emergenza.

L’amministrazione comunale ha deliberato di costituirsi in giudizio per tutelare le proprie ragioni, affidandosi alla compagnia assicurativa UnipolSai, già titolare della polizza in vigore al momento dei fatti, che si avvarrà della difesa degli avvocati Giampaolo Secci, Marco Secci e Alberto Secci.

L’udienza di comparizione è fissata per il 16 ottobre 2025.