Friday, 09 May 2025

Informazione dal 1999

Cronaca, Giudiziaria

Olbia, crac Geovillage: la famiglia Docche chiede il patteggiamento

Concordata una pena di 4 anni e 6 mesi per Gavino Docche. Coinvolti anche moglie e figlio

Olbia, crac Geovillage: la famiglia Docche chiede il patteggiamento
Olbia, crac Geovillage: la famiglia Docche chiede il patteggiamento
Andrea Baragone

Pubblicato il 09 May 2025 alle 10:01

condividi articolo:

Tempio Pausania. Si è svolta l’8 maggio 2025 presso il tribunale di Tempio l’udienza preliminare relativa al fallimento del Geovillage, il complesso turistico-sportivo sorto nella zona industriale di Olbia. Al centro del procedimento Gavino Docche, imprenditore e ideatore della struttura, accusato di bancarotta fraudolenta aggravata, falso in bilancio e mancato versamento di ritenute d’acconto, insieme alla moglie Anna Costaggiu e al figlio Fabio Docche.

I loro legali – gli avvocati Fausto Bruzzese e Gianluca Tognozzi per Gavino Docche e Anna Costaggiu, e gli avvocati Domenico Putzolu, Bruno Cuccu e Pasquale Ramazzotti per Fabio Docche – hanno presentato istanza di patteggiamento al giudice per l’udienza preliminare Alessandro Cossu.

L’accordo con il pubblico ministero Mauro Lavra prevede una condanna a 4 anni e 6 mesi per Gavino Docche, mentre per la moglie e il figlio le pene restano inferiori ai due anni.

Oltre alla famiglia Docche, nel procedimento figurano anche Salvatore Bianco, amministratore di una delle società della galassia Geovillage e il commercialista Gian Luigi Puggioni. Per Bianco, difeso dall’avvocato Attilio Chirico, sono state depositate memorie difensive, mentre per Puggioni – rappresentato dagli avvocati Carlo Selis e Fabio Varone – è stato ammesso il rito abbreviato condizionato a una consulenza tecnica.

Secondo la ricostruzione della Procura di Tempio Pausania, il dissesto che ha portato al fallimento sarebbe stato causato da una gestione sistematicamente orientata a sottrarre le somme dovute all’erario e agli enti previdenziali, accumulando nel tempo un debito complessivo di circa 158 milioni di euro, di cui 43 milioni a danno diretto dello Stato. Stando agli atti, i soggetti coinvolti avrebbero gestito le varie società utilizzando i fondi derivanti dal mancato pagamento di imposte, tasse e contributi, determinando così l’insolvenza strutturale del gruppo.

Nel procedimento si è costituita parte civile la curatela fallimentare della Sviluppo Olbia, rappresentata dall’avvocato Guido Manca Bitti, ma solo nei confronti di Gavino Docche.

La prossima udienza è fissata per il 26 giugno 2025, data in cui il gup Cossu leggerà la sentenza relativa al patteggiamento, discuterà la richiesta di rinvio a giudizio per Salvatore Bianco e ascolterà il consulente tecnico incaricato dalla difesa di Puggioni.