Olbia, liste d'attesa e disdetta per una mammografia: la rabbia di una cittadina

Olbia. Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviata da una nostra lettrice. Ancora una volta si parla di sanità e di problemi inerenti alle liste d'attesa e prenotazioni.

"Volevo segnalarvi l'ennesimo disservizio della sanità sarda, so che ne avete ripetutamente parlato ma l'attenzione su questo tema andrebbe tenuta sempre alta. Esattamente un anno fa a luglio 2022, mi sono munita per tempo, (conoscendo la lungaggine dei CUP sardi) di prescrizione medica per effettuare una mammografia. Ogni mese chiamavo regolarmente il centro prenotazione asl e Mater che puntualmente mi dicevano la stessa tiritera "ci dispiace l'agenda degli appuntamenti è piena riprovi più in là".

"Finalmente a marzo riesco a trovare posto a Ozieri per metà luglio, nonostante il disagio della distanza e il fatto che avrei dovuto chiedere un giorno di ferie per potermi spostate da Olbia luogo della mia residenza. Qualche giorno fa (11 luglio) un'infermiera mortificata, mi contatta dicendomi che doveva annullare tutti gli appuntamenti del giorno (compreso ovviamente il mio) per mancanza di medici dell'azienda territoriale sarda. Nel frattempo la mia impegnativa è scaduta. Provo a pagamento al Mater e per magia, con mio candido stupore, c'e'ampia disponibilità. Accetto l'appuntamento che si terrà tra qualche giorno di luglio anche se mi rode spendere 102€ cosí".

"Non mi do per vinta e riprovo al cup del Mater con nuova impegnativa per screening mammario, con grande gioia apprendo che c'è una disponibilità immediata causa disdetta, ma purtroppo non possono darmi l'appuntamento perchè (così mi hanno riferito al telefono) le disposizioni amministrative prevedono una nuova dicitura nell'impegnativa "screening K mammario". Ma dico io, una comunicazione alle cittadine tramite il loro sito o la stampa locale non si poteva fare? L'unica cosa che ha saputo suggerirmi l'impiegata di turno è stata contatti subito il suo medico di base e si faccia fare una nuova impegnativa",

"Semplice secondo lei, come se il medico fosse al mio comando, a portata di mano per ogni mia richiesta. Morale mi sono così scocciata di buttare soldi sulla sanità sarda, che ho deciso con la stessa cifa andrò in un rinomato ospedale milanese dove il paziente è considerato PERSONA, curato, seguito e non abbandonato. Abbiamo due ospedali a Olbia che purtroppo non sanno fornire la giusta assistenza ai cittadini olbiesi e galluresi. Sempre più costretti a scelte di cura fuori regione".