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Olbia: il consiglio comunale approva all'unanimità la modifica dello statuto della Fondazione Michelucci

Le parole della Dottoressa Masu

Olbia: il consiglio comunale approva all'unanimità la modifica dello statuto della Fondazione Michelucci
Olbia: il consiglio comunale approva all'unanimità la modifica dello statuto della Fondazione Michelucci
Andrea Baragone

Pubblicato il 08 November 2024 alle 16:00

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Olbia. Il Consiglio Comunale di Olbia ha approvato all’unanimità la modifica dello statuto della Fondazione Michelucci, un cambiamento che rappresenta un passo fondamentale per la città nel rafforzamento del proprio impegno nella rigenerazione urbana e nell'inclusione sociale.
La proposta, che giunge al termine di un lungo percorso di analisi e confronto, porta con sé l'importante novità di trasformare la Fondazione Michelucci in un ente di terzo settore, permettendo così l'accesso a nuove opportunità di finanziamento e a una più ampia base associativa.

La Dottoressa Gianna Masu, Responsabile Agenda Urbana, ha sottolineato come la presenza della Fondazione Michelucci sia diventata cruciale per Olbia nel contesto delle attività di rigenerazione urbana e di inclusione sociale. "La Fondazione ha avuto un peso qualificante nella nostra attività, non solo dal punto di vista della rigenerazione urbana, ma anche per la capacità di avvicinare la città a importanti realtà nazionali e internazionali. La modifica dello statuto è stata necessaria per rispondere alle nuove normative e alle opportunità offerte dall’Europa, e per consentire una maggiore collaborazione con il settore pubblico e privato", ha spiegato Masu.

L'adeguamento statutario è stato proposto come una risposta alle esigenze della normativa vigente, tra cui il Codice del Terzo Settore e ha visto il supporto di tutte le forze politiche presenti in aula.
Il cambiamento permetterà alla Fondazione di attingere a finanziamenti ministeriali e regionali, rendendola un interlocutore ancora più forte per le istituzioni e le realtà locali. "La trasformazione in ente di terzo settore non comporta alcun onere aggiuntivo per il Comune di Olbia, che rimarrà socio fondatore, ma aprirà le porte a una collaborazione più ampia con altre realtà", ha aggiunto la Masu.

La Presidente della Commissione Cultura, Simonetta Padre, ha espresso il suo sostegno alla modifica, evidenziando il valore aggiunto che la Fondazione Michelucci avrà entrando nel terzo settore. "Questo passaggio darà la possibilità di attingere a fondi e contributi che prima non erano accessibili. Un'opportunità che arricchirà l’attività della Fondazione e, di riflesso, la città di Olbia", ha dichiarato Padre.

Anche i consiglieri di minoranza hanno espresso il loro favore, sottolineando l’importanza di adeguarsi alle nuove normative e di rafforzare il partenariato con la Fondazione Michelucci. "Siamo convinti che questa modifica statuario permetta di avviare nuove partnership e opportunità di finanziamento, contribuendo al recupero e alla valorizzazione del nostro patrimonio architettonico", ha commentato il consigliere Alfideo Farina, mostrando entusiasmo per il futuro della città e delle sue strutture.
Con l’approvazione unanime, il Consiglio Comunale ha dunque dato il via a una nuova fase per la Fondazione Michelucci, che potrà ora operare in maniera più efficace e mirata, soprattutto nella progettazione di iniziative che rispondano alle esigenze di rigenerazione urbana e inclusione sociale.

La creazione di una rete delle “Città Michelucciane”, proposta in passato dal sindaco Settimo Nizzi, si avvicina ora a diventare una realtà concreta, grazie a una Fondazione più strutturata e aperta alla collaborazione con enti pubblici e privati.
Il cambiamento dello statuto della Fondazione Michelucci rappresenta quindi non solo un adeguamento normativo, ma anche un passo verso il futuro per Olbia, pronta a sfruttare le opportunità offerte dal terzo settore per crescere e rinnovarsi.

Foto: Fondazione Michelucci