Friday, 09 May 2025
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Pubblicato il 12 November 2023 alle 11:00
Olbia. La Croce Rossa Italiana ricopre ormai da tempo un ruolo centrale tra i servizi per gli abitanti del territorio di Olbia e dintorni ed è attualmente in espansione sia dal punto di vista delle attività, che di quello del numero dei volontari, in crescita grazie ai tanti e ricorrenti corsi d’accesso e di formazione.
L’operato della CRI si basa su sette principi fondamentali: umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontariato, unità e universalità. Questi, ispirano e orientano i volontari che fanno parte dell’associazione nelle molteplici e differenti attività promosse dalle Croce Rossa Italiana, le quali si articolano in obiettivi strategici relativi a vari ambiti, tra cui quelli della salute, dell’inclusione sociale, delle emergenze e del diritto Internazionale umanitario. Il comitato CRI di Olbia ha visto una forte crescita negli ultimi anni e sta avendo un impatto sociale sempre più importante, soprattutto in merito al grande contributo offerto nella collaborazione con i servizi sociali.
Tra le attività di maggiore utilità le iniziative di inclusione e aiuto per le famiglie bisognose o in difficoltà e quelle di orientamento nel mondo del lavoro per i disoccupati. Tutto questo garantendo costantemente il servizio 118 e quello del trasporto sanitario, nonché le varie campagne informative di prevenzione e di formazione a favore della popolazione per accrescere l’educazione civica e promuovere lo sviluppo di una cultura del soccorso ad ogni livello e fascia d’età. Le necessità degli abitanti del territorio, e le conseguenti richieste di aiuto, sembrano essere sempre più impellenti e su larga scala nei diversi ambiti della vita: sanitario, economico e sociale. La CRI, tuttavia, grazie all’impegno dei suoi volontari e ad un’ottima organizzazione a livello capillare, riesce a soddisfare molte esigenze e ad offrire un contributo fondamentale nella prevenzione e nel sostegno per le situazioni di disagio.
Dall’intervista fatta al Presidente Mirko Contu, è emerso che i servizi che il comitato sta attualmente fornendo sono veramente molti: circa 600 famiglie vengono aiutate settimanalmente con sostegni economici; il progetto di inclusione lavorativa LISA sta supportando molti disoccupati nella ricerca di lavoro con apposita e individualizzata preparazione; è attivo uno sportello sociale in cui i volontari, formati per svolgere un’attività di ascolto attivo nei confronti degli utenti che ne fanno richiesta, indirizzano questi ultimi a figure specializzate presenti all’interno del comitato o nei centri esterni preposti, mediante un meccanismo di gioco forza sociale capace di fare rete; con il Laboratorio CRI CREA viene regolarmente creata dell’oggettistica utilizzando materiale riciclato, per essere venduta e devolverne il ricavato a fini solidali; attività di formazione ad intra, con corsi per i volontari, e ad extra con corsi alle aziende mediante appositi corsi di primo soccorso e alla popolazione durante lo svolgimento di eventi programmati, insegnando le tecniche di disostruzione, le manovre salvavita pediatriche e il BLSD; PCTO in collaborazione con le scuole a sfondo formativo in ambito sanitario e del primo soccorso o di inclusione sociale; affiancamento della Protezione Civile; non da ultimo i servizi di 118 e del trasporto sanitario, garantiti dalle 3 ambulanze di proprietà del comitato.
Il presidente, nonostante le già sopra citate molteplici attività, e la possibilità di poter intervenire in eventuali situazioni di emergenza grazie alla disponibilità di mezzi e attrezzature e volontari debitamente formati per prestare soccorso in caso di catastrofi o calamità, dichiara una volontà di ulteriore espansione sia in termini di recluta di nuovi volontari (già attualmente circa 200, di cui una quarantina di giovani), sia relativamente a nuovi progetti, tra cui: la formazione per i più piccoli nelle scuole, insegnando a fare una chiamata di soccorso al 112 ai bambini dal terzo anno di asilo nido in poi; campagne di sensibilizzazione contro il bullismo, con la collaborazione di autorità e testimonianze dirette; portare compagnia e allegria nei reparti pediatrici e geriatrici. In previsione, a breve, le tradizionali raccolte alimentari e di giocattoli per il periodo delle feste natalizie, con lo scopo di distribuire i doni alle persone e famiglie con maggiori necessità.
Il Presidente Contu parla fieramente dei tanti obiettivi che il comitato CRI di Olbia sta portando a compimento, sentendo la responsabilità di rivestire una carica di questo livello in un contesto tanto importante quale è quello della Croce Rossa Italiana: “Mi rende orgoglioso ricoprire questo ruolo in un’associazione così grande e sapere che cresce giorno per giorno, vedendo cosa facciamo per la gente. Sono un amante della formazione, e organizzare i corsi per la popolazione è quello che mi ha sempre attratto maggiormente dei tanti modi che la Croce Rossa Italiana mette a disposizione per aiutare le persone. A livello presidenziale sono onorato di guidare questa squadra formata da delegati che si spendono molto non solo nella città di Olbia, ma anche ad extra, data l’area di competenza del comitato che comprende ormai anche i paesi di Arzachena, Golfo Aranci, Porto San Paolo, San Teodoro e Budoni. L’obiettivo è quello di estenderci a livello capillare e arrivare anche in questi luoghi, stabilendo delle sedi locali per garantire in ogni paese un servizio costante e continuativo”.
Continua Contu: "è necessario tanto lavoro e impegno. Stiamo cercando soci sostenitori per raccogliere fondi e poter aiutare sempre di più. Contiamo sulla generosità delle persone che non ci ha mai delusi: recentemente abbiamo persino ricevuto in donazione da un McDonald di Olbia l’allestimento completo per un’ambulanza. Noi da parte nostra, puntiamo nel sensibilizzare le persone sul senso del volontariato in questa associazione, per far capire cosa voglia dire diventare volontari di Croce Rossa Italiana e far parte di un movimento internazionale nel quale si può dare il proprio contributo per aiutare gli altri in ogni ambito, senza limiti, a partire dalle proprie inclinazioni, predisposizioni, talenti e professionalità o anche partendo da zero, ma nella certezza di poter ricevere una vasta e qualificata formazione di vario genere. Una realtà quella della CRI, che diventa famiglia, che va oltre il proprio comitato, che si estende al di là della territorialità, ma che ti fa provare quella sensazione di familiarità e appartenenza, del sentirti a casa ovunque ci siano altri volontari animati da quei principi che pian piano diventano parte di te”.
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