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A Olbia la mostra di Gianni Polinas: arte e ambiente si incontrano alle ex Casermette

Il vernissage domani 27 settembre

A Olbia la mostra di Gianni Polinas: arte e ambiente si incontrano alle ex Casermette
A Olbia la mostra di Gianni Polinas: arte e ambiente si incontrano alle ex Casermette
Patrizia Anziani

Pubblicato il 26 September 2025 alle 13:00

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Olbia. Lo spazio recuperato delle ex Casermette di Olbia, in via Mameli 48, si prepara ad accogliere dal 27 settembre al 10 ottobre 2025 un progetto espositivo di notevole impatto emotivo e concettuale. L'artista Gianni Polinas presenta due installazioni complementari, "Una è la Terra" e "Pagina Nuova", che trasformano l'ambiente espositivo in un laboratorio di riflessione sui temi ecologici e sulla relazione ancestrale tra essere umano e ecosistema naturale.

Il vernissage del 27 settembre alle ore 19:00 inaugura non solo la mostra dell'artista, ma rappresenta anche un ulteriore tassello nella rinascita culturale di uno spazio dalla storia travagliata. L'edificio, che per decenni ha ospitato il Comando di stazione dell'Esercito prima di cadere nell'abbandono, ha ritrovato nuova dignità grazie all'intervento della società IOLAO di Lidia Sanna e Cristina Dessole. In soli due mesi dalla riapertura al pubblico, il recuperato complesso ha già dimostrato le proprie potenzialità artistiche, candidandosi come futuro polo culturale strategico per il centro urbano olbiese.

Polinas sceglie questo contenitore simbolico per sviluppare una riflessione articolata che abbraccia due aspetti complementari del rapporto con la natura: la celebrazione della saggezza contadina e la denuncia della devastazione ecologica causata dagli incendi.

Il progetto "Una è la Terra" invita il pubblico a diventare protagonista di un'opera collettiva e partecipativa: ogni visitatore potrà contribuire portando un sacchetto di terra del proprio luogo d'origine, costruendo insieme all'artista una geografia emotiva che omaggia le tradizioni rurali e l'universalità del rapporto con la natura. Al centro dell'installazione, una tavola apparecchiata con stoviglie modellate in terra cruda e il libro-scultura "Lezione della Terra" creano un altare laico dedicato alle tradizioni agricole in via di estinzione.

L'installazione "Pagina Nuova" sposta l'attenzione verso gli aspetti più drammatici della relazione contemporanea con il territorio, concentrandosi sul flagello degli incendi estivi che colpiscono sistematicamente il paesaggio sardo. La scenografia presenta una geografia della distruzione attraverso contenitori in materiale plastico, disposti con rigore geometrico sul pavimento espositivo, ciascuno identificato dal nome di una specie vegetale della macchia mediterranea e riempito con i residui carboniosi della combustione. Un libro rivestito di tela bruciata e ricucita simboleggia invece la capacità rigenerativa della natura. L'opera, precedentemente esposta presso il Masedu di Sassari nell'ambito di "Industriale arte in fabbrica" e successivamente all'EXMA di Cagliari, affonda le radici nella performance "Solo Cenere" del 2003, evento artistico concepito dall'autore per commemorare il rogo del 28 agosto 1989 che devastò la zona tra San Pantaleo e Portisco.

La mostra di Gianni Polinas rimarrà aperta fino al 10 ottobre, tutti i giorni dalle 18 alle 21, con ingresso libero. Un'occasione imperdibile per confrontarsi con l'arte contemporanea che sa interpretare le urgenze del territorio e le sfide ecologiche del presente.