Friday, 21 November 2025
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Pubblicato il 21 November 2025 alle 08:00
Olbia. In un quadro regionale che mostra situazioni molto diverse tra zone urbane, industriali e rurali, Olbia si distingue per una qualità dell’aria tra le migliori della Sardegna. È quanto è emerso dai dati rilevati dalle stazioni Arpa, riferiti al mese di ottobre 2025 e resi pubblici lo scorso 17 novembre, che mostrano infatti valori nettamente sotto i limiti di legge e inferiori rispetto a quelli registrati nei principali centri urbani dell’Isola.
Il biossido di azoto (NO₂), l’inquinante maggiormente correlato al traffico, raggiunge nella stazione di Via Roma un massimo di 48 microgrammi per metro cubo, decisamente lontano dalla soglia limite di 200 µg/m³. Il valore è sensibilmente più basso rispetto ai picchi registrati a Sassari, dove la stazione di via Budapest ha toccato 112 µg/m³, e rispetto a Cagliari, che in via Cadello ha rilevato 71 µg/m³.
Positivi anche i dati relativi al particolato. A Olbia il PM10 ha fatto segnare una massima giornaliera di 25 µg/m³, mentre il PM2.5, la frazione più fine e più pericolosa per la salute, presenta una media mensile pari a 2 µg/m³, una delle più basse tra i contesti urbani monitorati nell’isola. Anche il benzene si mantiene su livelli minimi: meno di 0,1 µg/m³, a fronte di un limite normativo annuale di 5 µg/m³.
Il confronto con le altre città sarde conferma il quadro favorevole. A Cagliari il PM10 ha raggiunto 43 µg/m³, mentre a Sassari si è attestato a 26 µg/m³. Situazioni più complesse si registrano invece nelle aree industriali del Sud Sardegna: a Portoscuso il NO₂ ha sfiorato i 182 µg/m³, mentre nella zona di Sarroch compaiono anche concentrazioni di anidride solforosa (SO₂) e idrogeno solforato (H₂S), assenti nel territorio gallurese.
Nel complesso, Olbia rientra tra i centri abitati con la migliore qualità dell’aria della regione. Per alcuni parametri, i valori rilevati si avvicinano più a quelli delle stazioni rurali che a quelli delle aree urbane con simile estensione demografica e livello di mobilità. Solo le postazioni di fondo remoto, come Seulo, presentano numeri inferiori, ma in contesti naturalistici non comparabili con una città.
Secondo gli esperti, la conformazione aperta della piana olbiese, la costante ventilazione e l’assenza di poli industriali pesanti contribuiscono in modo determinante al mantenimento di un’aria relativamente “pulita”. Anche il traffico veicolare – pur rilevante, soprattutto nei mesi estivi – non genera al momento superamenti delle soglie di legge.
Restano comunque elementi da monitorare: l’aumento della popolazione, le trasformazioni urbanistiche, l’intensificarsi della mobilità e la crescita dei flussi turistici impongono attenzione costante e politiche sostenibili. Per il momento, però, il quadro è chiaro: Olbia respira meglio della maggior parte delle città sarde e conferma un dato ambientale positivo per tutto il territorio gallurese.
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