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Orrore a Vaccileddi: gatti avvelenati con veleno per topi. Codone è l’ultima vittima

I residenti chiedono maggiore vigilanza contro questi atti crudeli

Orrore a Vaccileddi: gatti avvelenati con veleno per topi. Codone è l’ultima vittima
Orrore a Vaccileddi: gatti avvelenati con veleno per topi. Codone è l’ultima vittima
Patrizia Anziani

Pubblicato il 19 November 2025 alle 10:00

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Vaccileddi (Loiri Porto San Paolo). Un episodio di crudeltà inaccettabile sta sconvolgendo il borgo di Vaccileddi: nel giro di pochi giorni sono morti tre gatti di quartiere, tutti avvelenati con veleno per topi lasciato nelle ciotole per cibo e in aree frequentate da animali e persone. L’ultima vittima è Codone, un gattone mite e benvoluto da tutti, trovato senza vita domenica mattina, 16 novembre, con i tipici segni di un avvelenamento avvenuto poche ore prima.

I gatti colpiti non erano randagi allo sbando: si tratta dei cosiddetti “gatti stanziali” del borgo, animali che in passato erano stati abbandonati da qualcuno ma che, nel tempo, hanno trovato nel quartiere un equilibrio fatto di cura, ciotole di cibo e la generosità di alcuni residenti. "Sono gatti buoni, ben tenuti e rispettati dal vicinato – spiegano alcuni abitanti – e proprio per questo vedere questi avvelenamenti è uno shock".

A rendere il fatto ancora più grave è la modalità: nei giorni scorsi i residenti hanno trovato bustine blu di veleno per topi non solo dentro le ciotole dei gatti, ma anche nel parco di Vaccileddi, un’area frequentata da famiglie e bambini. Il rischio è altissimo: queste bustine, piccole e colorate, possono attirare l’attenzione dei più piccoli. "Un bambino potrebbe raccoglierle per curiosità e poi mettersi le mani in bocca. È veleno potentissimo, va maneggiato con guanti e procedure precise. Trovarlo sparso nel parco è gravissimo. Questo borgo è molto bello e frequentato da gente civile e molto rispettosa, mi auguro che il responsabile di questi gesti vigliacchi nei confronti di esseri indifesi venga individuato al più presto", denuncia una residente.

"È una cosa vergognosa e crudele. Stanno uccidendo animali indifesi. Se qualcuno ha un problema con i gatti, lo dica chiaramente e si confronti apertamente, ma non si può accettare un massacro del genere. ", afferma un residente che pur avendo altri animali di proprietà a cui pensare, non si è mai tirato indietro di fronte alla necessità di tenere sotto controllo il gruppo di gatti randagi contribuendo in prima persona con sterilizzazioni, cibo ed antiparassitari. 

Nel quartiere cresce la rabbia e la paura. I residenti chiedono che la situazione venga affrontata con urgenza, con la rimozione immediata di eventuali altre bustine e l’apertura di un’indagine, dato che l’uso improprio di veleni in luoghi pubblici costituisce reato e rappresenta un pericolo per animali, adulti e bambini. 

Codone, con il suo manto chiaro e il carattere tranquillo, era diventato parte del paesaggio umano del borgo. La sua morte lascia un vuoto e una ferita profonda nella piccola comunità di Vaccileddi.