Friday, 28 November 2025
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Pubblicato il 28 November 2025 alle 11:45
Olbia. Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa - firmata dalle insegnanti Rossella Bianco, Artura Monni, Delia Punzurudu, Gianpaolo Goddi, Rossella Pinna, Eliana Dessì, Francesca Soddu del plesso di via Vignola - che racconta una bellissima mattinata passata al panificio Derosas. L'esperienza ha coinvolto le bambine e i bambini delle classi quarte delle sezioni C e D. Una mattinata indimenticabile che ha permesso ai piccoli studienti di toccare con mano, letteralmente, la magia del pane.
Ci sono esperienze che sanno emozionare, insegnare e lasciare un ricordo indelebile. Questo è ciò che hanno vissuto gli alunni e gli insegnanti delle classi quarte C e D della scuola primaria di via Vignola, durante la visita al Panificio Derosas, situato nella zona industriale di Olbia, un luogo che non è soltanto un’attività storica ma un vero pezzo di cuore della città.
La magia di questa realtà affonda le sue radici nel 1932, quando Andrea Derosas fondò il Panificio e Pasticceria Derosas. Da allora, generazioni di olbiesi sono cresciute riconoscendo in quel profumo di pane caldo un simbolo familiare e rassicurante.
Dopo la prematura scomparsa di Andrea nel 1947, fu la moglie Caterina Sechi, donna forte e determinata, a portare avanti da sola l’attività e la famiglia, fino al 1964. In quegli anni il giovane Giovanni Angelo Antonio Derosas, conosciuto come Nanni, cresce respirando dedizione, sacrificio e amore per l’arte della panificazione. Nel 1964 Nanni prende le redini del panificio e lo trasforma, insieme alla compagna di una vita, Nuccia Soro, in un’impresa familiare solida e accogliente. Oggi, a 80 anni, Nanni è ancora presente ogni giorno nel laboratorio, mentre i figli guidano l’azienda affiancati dai nipoti, custodi di energie nuove e visioni contemporanee.
Questa storia fatta di lavoro, famiglia e passione si respira in ogni angolo del panificio. È il filo invisibile che lega passato e presente, tradizione e innovazione. È con questo bagaglio di storia e valori che il Panificio Derosas ha accolto il numeroso gruppo per una mattinata che sapeva di festa. Fin dal loro arrivo, i piccoli ospiti e gli insegnanti sono stati accolti con un calore autentico e unico.
Protagonisti della visita, insieme ai bambini, sono stati Stefano e Piero, i panettieri che li hanno accompagnati con pazienza e professionalità. Passo dopo passo, hanno mostrato il cuore del loro mestiere: gli impasti, le tecniche, i tempi, i profumi, i macchinari e quant'altro appartiene al mondo della panificazione che, senza presunzione, è una vera e propria arte, carica di storia e ricca di significati; le loro spiegazioni, semplici ma profonde, hanno fatto brillare gli occhi dei bambini, affascinati da questa realtà che potrebbe sembrare un mondo quasi magico. Il momento più emozionante è stato sicuramente il laboratorio del pane: mani piccole immerse nella pasta, sorrisi che si accendevano ad ogni gesto, la soddisfazione di creare il pane dalle forme insolite e originali. Un’esperienza sensoriale che difficilmente dimenticheranno!
La giornata è proseguita con il golosissimo laboratorio dei dolci, dove i bambini hanno potuto decorare i loro bignè con la glassa, trasformandoli in piccole opere d’arte... per poi mangiarli con gioia!
Il panificio ha dedicato un’attenzione speciale ai bimbi con intolleranze alimentari, preparando dolci senza uovo e alternative sicure per garantire a tutti la stessa esperienza di felicità. E mentre si attendeva la lievitazione della pizza, la mattinata è proseguita con una merenda ricca e golosa, preparata con la stessa passione che da quasi un secolo caratterizza questa realtà. Focacce farcite, il classico pane e nutella, frittelle e, infine, pizza appena sfornata a volontà! Lo stupore era evidente nei volti di tutti, incantati da un mondo che non si era mai visto prima così da vicino.
Un grazie sincero va a Cristian, ai suoi figli Riccardo, Giovanni e Andrea, a Roberto e a Cristina, che hanno accompagnato con attenzione e gentilezza ogni fase della visita ed hanno creato un clima familiare, autentico, unico. E un pensiero speciale va a Nanni, l’anima più profonda di questa storia. La sua vita è un intreccio di passione per il lavoro, la famiglia e l'amore per Olbia. Ed è forse proprio questo che i bambini hanno respirato durante la loro visita: l’idea che il pane non è solo un alimento, ma un gesto d’amore, un legame, una storia che continua.
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