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Olbia, Plastic Free: tra plastica e ferraglie ripulita l'Isola di Mezzo

Raccolti la metà dei rifiuti rispetto al 2024

Olbia, Plastic Free: tra plastica e ferraglie ripulita l'Isola di Mezzo
Olbia, Plastic Free: tra plastica e ferraglie ripulita l'Isola di Mezzo
Patrizia Anziani

Pubblicato il 27 September 2025 alle 17:30

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Olbi. Una mattinata di sole, mare calmo e impegno civico ha caratterizzato la giornata di Plastic Free a Olbia.  Questa mattina all'Isola di Mezzo, l'iniziativa organizzata nell'ambito della giornata nazionale "Sea & Rivers" di Plastic Free, ha ottenuto risultati straordinari sia in termini di partecipazione che di materiale recuperato. Due ore intensive di lavoro hanno permesso ai volontari di rimuovere dall'area naturale una quantità significativa di rifiuti, tra cui alcune reti da pesca abbandonate che rappresentavano una seria minaccia per l'ecosistema marino del golfo olbiese.

L'operazione, coordinata dalla referente regionale e obiese Maria Francesca Carone, ha visto la partecipazione di una ventina di volontari, tra cui molti storici sostenitori dell'associazione e nuovi aderenti che hanno risposto con entusiasmo all'appello ambientalista. La collaborazione consolidata con il Circolo Nautico Olbia si è rivelata ancora una volta fondamentale: due imbarcazioni messe a disposizione dal sodalizio sportivo hanno garantito il trasporto sicuro sull'isola, con il prezioso supporto di Luciano Bisogni e della sua "Insula Felix", diventata ormai simbolo di questa partnership virtuosa.

L'aspetto educativo dell'iniziativa è stato arricchito dall'intervento del biologo marino Benedetto Cristo, che ha illustrato ai partecipanti le peculiarità dell'ecosistema del Golfo di Olbia e l'impatto devastante dei rifiuti marini sulla fauna locale. Le sue parole hanno accompagnato il lavoro di bonifica, rendendo ogni gesto di raccolta ancora più consapevole e motivato. Tra i materiali recuperati, particolare attenzione ha destato il ritrovamento di reti da pesca in disuso, il cosiddetto "ghost fishing gear" che continua a catturare e uccidere la fauna marina anche quando abbandonato sui fondali o trascinato dalle correnti sulle coste. 

La dimensione conviviale dell'evento è stata garantita dalla generosità del Panificio De Rosas, che ha offerto un ricco banchetto per i partecipanti, dimostrando come il tessuto imprenditoriale locale sappia rispondere positivamente alle iniziative di responsabilità sociale. Al rientro, il buffet organizzato ha rispettato rigorosamente i principi di sostenibilità che animano l'associazione: acqua, birra e vino sono stati serviti esclusivamente in bottiglie di vetro, eliminando completamente l'uso di plastica monouso anche nei momenti di ristoro.

"Il Circolo Nautico ci ha accolto calorosamente e naturalmente c’è stata la collaborazione di tutti: senza i volontari questo non si può fare. Quindi grazie a tutti, è stata un’esperienza bellissima, da ripetere ogni anno", ha dichiarato soddisfatta la referente regionale,"abbiamo trovato la metà dei rifiuti rispetto all’anno scorso: ciò dimostra che quando c’è un intervento costante non dico che si risolve il problema, però sicuramente si alleggerisce, perché abbiamo trovato esattamente la metà di quello che l’anno scorso avevamo raccolto". 

L'iniziativa olbiese si è inserita nel più ampio calendario regionale che ha visto protagoniste 25 località sarde nelle giornate del 27 e 28 settembre, confermando come la Sardegna sia in prima linea nella lotta contro l'inquinamento marino. I risultati ottenuti all'Isola di Mezzo dimostrano che la sensibilizzazione ambientale, quando supportata da collaborazioni istituzionali solide e dalla partecipazione attiva dei cittadini, può produrre effetti tangibili nella preservazione di ecosistemi fragili e preziosi come quello del golfo olbiese.