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Olbia, l’associazione Teatro NYX festeggia il suo primo compleanno

L'intervista a Giada Degortes

Olbia, l’associazione Teatro NYX festeggia il suo primo compleanno
Olbia, l’associazione Teatro NYX festeggia il suo primo compleanno
Ilaria Del Giudice

Pubblicato il 24 March 2024 alle 06:00

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Olbia. Teatro NYX spegne la prima candelina. L’associazione di promozione sociale nasce infatti il 22 marzo scorso dalla genialità della regista Giada Degortes, una giovane donna sarda che, diplomata all’Accademia delle Belle Arti, si specializza in Cinema Documentario con l’intento di fondere la ricerca artistica con quella del reale e poi, dopo aver proseguito gli studi in Francia a Parigi, torna ad Olbia in vacanza e si lascia “incastrare” – come lei stessa dichiara – dalla nostalgia della sua Isola. Inizia così a mettere su un piccolo gruppo di persone con l’obiettivo di diffondere la cultura del teatro a livello locale, ma senza pensare che, la sua idea, in brevissimo tempo, avrebbe riscosso un tale successo. Questo percorso comincia nel 2018 e si arresta per un po’ solo a causa della Pandemia. In seguito riprende con più entusiasmo, crescendo ogni giorno di più sia in termini di collaboratori che di pubblico agli spettacoli e, nel 2023 si costituisce ufficialmente come APS, con un obiettivo ben preciso: diffondere la cultura teatrale attraverso progetti artistici e sociali.

Il nome dell’associazione “NYX” fa riferimento alla dea greca della notte poiché – racconta la presidente Degortes – “le prove del piccolo gruppo costituito all’inizio avevano luogo la notte, in quanto i primi attori erano persone che volevano coltivare una passione, ma avevano le loro vite e il loro lavoro da portare avanti durante il giorno. Inoltre, mi affascinava il mito e la leggenda della divinità greca e la vedevo un’icona che ben poteva rappresentare la notte che, nel nostro caso, fungeva da musa ispiratrice di idee”. L’associazione – di cui Antonio Decandia è il vicepresidente e Francesca Pinducciu la segretaria - non si occupa solo di teatro, ma collabora anche con associazioni locali (come quella del PICCOLO PRINCIPE che ha come protagonisti i bambini) che operano nel sociale. Da questa collaborazione hanno avuto origine già diversi progetti interessanti ed educativi che hanno portato alla realizzazione di spettacoli dalle tematiche particolari, quali quella dell’immigrazione (lavorando insieme ai migranti presenti sul territorio) e quella del dolore neuropatico di pazienti affetti da sclerosi multipla (collaborando con un’associazione che si occupa di SLA). Spiega Giada Degortes: “Abbiamo cercato di raccontare il dolore e la sofferenza attraverso le immagini e il teatro in linea con quelli che sono i principi della nostra associazione, secondo la quale l’arte rappresenta un mezzo potentissimo di trasformazione dell’essere umano. Nei luoghi dove c’è carenza di bellezza, noi cerchiamo di sublimare la sofferenza attraverso la catarsi. In questo caso, abbiamo trasformato le storie di pazienti che combattono contro una malattia debilitante quale la sclerosi multipla, in monologhi musicati e queste persone hanno sentito le loro storie recitate dagli attori. È stata un’esperienza emozionante e veramente umana”.

Attualmente Giada Degortes ricopre il ruolo di regista e di direttrice, nonché insegnante del gruppo, composto da circa una quarantina di persone, di cui dieci bambini. La compagnia si caratterizza per essere talmente unita da essere percepita dagli attori come una grande famiglia, la cui forza sta nell’umanità e nella complicità nel sostegno reciproco. Tale unione emerge anche durante gli spettacoli e viene percepita dal pubblico. All’attivo due gruppi di adulti e un gruppo di bambini: gli adulti avanzati impegnati nella preparazione di uno spettacolo che andrà in scena a maggio; e i principianti che stanno imparando le basi della recitazione. Gli spettacoli di cabaret sono portati avanti dagli allievi del livello avanzato congiuntamente ad alcuni principianti. Al momento, gli attori stanno andando in scena ogni tre settimane presso un locale di Olbia con un format leggero e adatto a tutti, nato con l’intento di appassionare gli olbiesi al teatro, sentito culturalmente distante. Il gruppo dei bambini, invece, ha debuttato con lo spettacolo dal titolo “Minerva tra le nuvole”, ispirato alla Cristoforetti, per far arrivare il messaggio dell’importanza del sognare in grande e del non fermarsi davanti alle difficoltà.

I prossimi appuntamenti in calendario con il Teatro NYX saranno: il cabaret del 5 aprile presso il The Wall; a breve una collaborazione con un carcere che darà vita ad un progetto sociale dai grandi risvolti umani, dato il coinvolgimento in prima persona dei detenuti; il debutto a maggio in teatro di "Amargura", lo spettacolo teatrale dedicato al tema dei femminicidi, ispirato ad un avvenimento reale accaduto nell’89, che racconterà la storia di una donna del Sud della Sardegna finita nel dimenticatoio dopo la tragedia; si parlerà quindi di omertà e della necessità di ricordare affinchè non accada più”.

Conclude l’attrice/regista, nonchè Presidente dell’associazione Giada Degortes: “Per me è fondamentale che il teatro diventi un mezzo di cambiamento sociale. Dev’essere una sorta di rituale – come veniva interpretato alle origini nell’antica Grecia - in grado di aiutare le persone a darsi un perché del tempo che scorre, dell’amore e degli aspetti antropologici. Di storia ne è pieno il mondo, ma quando uno spettatore si siede per vedere uno spettacolo avviene uno scambio collettivo. Il teatro esiste da sempre ed è ancora quella cosa che deve scuotere le coscienze e far vibrare all’unisono”.