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Olbia, cancro e metodo Simonton: oggi la conferenza

Olbia, cancro e metodo Simonton: oggi la conferenza
Olbia, cancro e metodo Simonton: oggi la conferenza
Olbia.it

Pubblicato il 27 November 2019 alle 12:04

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Olbia, 27 novembre 2019 - Questo pomeriggio, a Olbia, si parla di psicongologia e in particolare del metodo Simonton: il programma ideato dall'oncologo statunitense Oscar Simonton che consiste nel sostegno psicologico dei malati e delle loro famiglie. A organizzare la conferenza, nella quale si presenterà anche il corso di formazione (rivolto a counselor e terapeuti), è l'Istituto Olistico Artemisia di Olbia. La relatrice sarà la psicongologa Cornelia Kaspar, direttrice del Simonton Center Europe, accompagnata dalla counselor Luciana Giordo. Il programma Simonton non è un sostituto delle terapie farmacologiche tradizionali, anzi: è un sostegno psicologico alla terapia stessa e dunque al paziente. Il dott. Simonton ha elaborato questo metodo di sostegno grazie alla sua esperienza professionale sul campo. Come oncologo specialista in radioterapia, Oscar Simonton ha potuto osservare compiutamente il percorso di tantissimi pazienti oncologici. Osservando il cammino dei suoi pazienti, Simonton ha notato c'era una possibilità in più di guarigione e/o di miglioramento della qualità di vita se il paziente prendeva parte attiva nel processo di guarigione, sviluppando speranza e progetti per il futuro. Sembra quasi un pensiero blasfemo, ma l'interazione tra psiche e corpo (tra emozioni e malattia) è studiato una scienza specifica denominata Psiconeuroendocrinoimmunologia (Pnei). Una scienza relativamente giovane, ma ricca di pubblicazioni, che sembrerebbe proprio confermare quanto osservato da Simonton nella sua pratica medica che ha poi portato alla nascita del metodo che porta il suo nome e che viene usato anche nei nosocomi. Il programma Simonton si avvale di esercizi di meditazione, visualizzazione, ristrutturazione cognitiva che aiutano a esplorare e cambiare le reazioni allo stress e alla malattia, trasformando convinzioni non positive in pensieri più attivi e propositivi che possono creare una condizione di vita migliore. Il tutto mettendo al centro le emozioni del paziente per affrontare la paura della malattia, della morte, per ridimensionare il male e far sì che le energie presenti siano orientate verso la vita che si sta ancora vivendo. La conferenza si svolgerà oggi, alle ore 18, nella sala maestrale del Geovillage.