Aeroporto Olbia: nuova protesta contro l'arrivo di soldati israeliani

Olbia. Un altro "carico" di soldati israeliani è arrivato a Olbia tramite un volo charter partito da Tel Aviv e atterrato al Costa Smeralda questa mattina. Per l'occasione, i collettivi sardi che da settimane protestano contro il loro arrivo hanno organizzato un altro benvenuto: un sit-in di protesta al grido di "Free Palestine".

Tutto questo è avvenuto nello stesso giorno in cui sono stati dati dei fogli di via ad alcuni attivisti che avevano partecipato ai sit-in precedenti. Motivo? Pericolosità sociale. Il che la dice lunga sul clima che si respira in Italia sia per quanto riguarda la gestione del dissenso (vitale in democrazia), sia per quanto riguarda i movimenti contro il genocidio perpetrato da Israele (mentre il governo Meloni ha ripetuto a più non posso in questi mesi quanto l'Italia sia "amica" dello Stato sionista).

In tutto ciò, rimane una domanda sospesa: chi sta permettendo ai soldati israeliani di venire a "riposarsi" in Italia (l'altra regione coinvolta è quella delle Marche) con tanto di scorta pagata con i soldi pubblici?

Ai sensi del diritto internazionale, i soldati coinvolti nelle "operazioni militari" nella Striscia di Gaza potrebbero essere considerati criminali di guerra e arrestati. In Belgio, due soldati sionisti sono stati arrestati e interrogati: in Italia, si "riposano" in hotel di lusso.