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Olbia: Angelo Mendula si racconta e con BEHUMAN condanna il razzismo

Olbia: Angelo Mendula si racconta e con BEHUMAN condanna il razzismo
Olbia: Angelo Mendula si racconta e con BEHUMAN condanna il razzismo
Laura Scarpellini

Pubblicato il 27 November 2020 alle 19:47

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Olbia, 6 dicembre 2020 - Ormai nel mondo della comunicazione visiva e negli onnipresenti social è facile imbattersi in contenuti poco interessanti.

Immagini fin troppo banali e prive di contenuti provano a catturare l'interesse di chi vi si sofferma. Si diffonde così la convinzione che basti un buon cellulare e il programma grafico dell'ultimo momento per manifestare un vero e proprio talento per l'arte della fotografia.

A conferma di quanto sia importante invece affiancare il proprio talento artistico con anni di dura gavetta e di grande lavoro, nel panorama artistico di Olbia ecco spiccare il talento fotografico di Angelo Mendula: "Nasco come fotografo ritrattista per hobby ormai più di 10 anni fa. Svolgevo a quel tempo un tranquillo lavoro presso un negozio di bricolage. Sopraggiunto il fallimento a causa della forte crisi del momento mi sono ritrovato senza lavoro, ma con una grande passione per la fotografia". Proprio allora ecco delinearsi la svolta professionale di Angelo Mendula che ha saputo trasformare la sua passione per la fotografia, nella sua occupazione. Ecco come il fotografo olbiese ci racconta quel periodo: "Sono iniziate così le mie importanti esperienze in vari settori. Prima partendo dalla musica con Salmo, Hell Raton e vari artisti della crew Machete, per arrivare alla comunicazione aziendale con un'importante agenzia di comunicazione. Ho iniziato a viaggiare per il mondo allargando così i miei orizzonti sia livello personale, che professionale". Oggi Angelo Mendula con altri tre soci ha dato vita ad una giovane realtà aziendale in cui l'immagine è il fulcro di ogni forma di comunicazione.

"Continuo ad amare i ritratti, oggi però in modo diverso. Ho uno scopo differente - prosegue a raccontarci con entusiasmo Angelo Mendula -, rispetto a tanti anni fa, o più che altro ho un cruccio. Vorrei raccontare ciò che una persona vede attraverso i suoi occhi".

I canoni estetici attuali si stanno evolvendo. Ogni decennio è stato caratterizzato da una particolarità, un eccesso, reso ancora più evidente proprio dalla fotografia. Chiediamo a Angelo Mendula quale sia la particolarità del momento nella comunicazione visiva. "Ho avuto modo negli ultimi 3 anni di lavorare molto spesso in Costa Smeralda, e ho notato che c’è stata una forte evoluzione e un passaggio generazionale evidente con l’arrivo dei millennials. Assistiamo quindi ad un ringiovanimento generale, partendo dagli eventi fino ad arrivare all’immagine che oggi sicuramente è molto più fresca e giovane rispetto a qualche anno fa. Sicuramente nei prossimi anni ci sarà un’ulteriore evoluzione dettata anche dalla situazione post covid che aprirà nuovi fronti e sperimentazioni per quanto riguarda l’intrattenimento. Credo che il trend che si sta sviluppando negli ultimi anni sia quello della finzione, e della ricerca di una perfezione che non esiste. Tutto questo viene enfatizzato dai social tra filtri “bellezza” e desiderio di apparire sempre al top. La tendenza lentamente cancella ciò che ci rende umani; le nostre imperfezioni e le nostre fragilità che ci rendono unici. Personalmente non condivido questa tendenza, anche se mi rendo conto di essere una voce fuori dal coro. Ma come si dice, bisogna prendere una posizione nella vita no?"

L'arte della fotografia ora più che mai si pone l'obiettivo di riuscire a suscitare emozioni, reazioni e stimolare l'interesse per un personaggio, un luogo, un prodotto. Chiediamo a Angelo Mendula quali siano gli elementi fondamentali per creare un forte impatto d'immagine: "La cosa migliore che ho imparato negli ultimi anni di attività è che senza un pensiero e una storia dietro un’immagine, la stessa nasce incompleta e fine a se stessa, per quanto possa essere bella e ben realizzata. È fondamentale ascoltare il cliente riuscendo a costruire sulla sua storia elementi visivi che sappiano raccontare di lui, come un vestito su misura. Spesso questo basta a rendere la campagna d'immagine vincente."

È stato lanciato sui social in questi giorni l'originale progetto BEHUMAN a cui l'agenzia di comunicazione Contrast di cui fa parte anche Angelo Mendula, ha voluto dare vita. Si tratta di una secca denuncia contro il razzismo che ancora oggi si manifesta in maniera subdola: "Il progetto BEHUMAN nasce dall’esigenza di prendere una posizione decisa rispetto agli accadimenti sociali. La nostra agenzia Contrast con questo progetto intende trasmettere al mondo intero e alla nostra Olbia, che nel 2020 è assurdo che ancora si parli di razza, e che ci siano guerre basate sul credo religioso. Inammissibile che le persone vengano giudicate per il posto da cui vengono e non per ciò che valgono. Anche se in questo preciso momento gli abbracci non sono concessi, per noi era importante ricordare che talvolta un abbraccio è la migliore arma per vincere la guerra dell’odio".

Sono messaggi forti, importanti che ancora una volta vengono sottolineati da immagini di grande impatto. Protagonista di alcuni scatti è anche la giovane modella di colore Kary Khouma che ha vissuto recentemente in prima persona la discriminazione razziale, per avere indossato l'abito tradizionale sardo.

Oggi il rapporto sempre più coinvolgente tra il mondo della musica e la fotografia fa ben intendere l'importanza della scelta dei contenuti visivi. Angelo Mendula ha lavorato a lungo con Salmo, e con tanti altri artisti emergenti del panorama musicale. Chiediamo al fotografo quanto sia determinate l'immagine nella musica di oggi: "Insieme alla fotografia ho sempre nutrito la passione per la musica. Ho suonato per tanti anni in diverse realtà olbiesi e per un periodo sono stato convinto di voler fare il musicista nella vita. Questo mi ha dato la possibilità negli anni di conoscere tanti artisti tra cui Salmo. Lavorare con lui è stata una fortuna per me, mi ha dato modo di sperimentare cose nuove ed affinare la mia tecnica. Una sera in un locale mi disse che stavo sprecando tempo e le mie energie solo nelle fotografie. A suo dire avrei dovuto avvicinarmi ai video. Beh ho seguito il suo consiglio ed è anche grazie a lui se oggi questo è diventato quasi il mio core business. Sono anni che non collaboro con Salmo, ma mi piacerebbe tornare a fare qualcosa insieme". Angelo Mendula ci spiega poi che l'immagine nel mondo della musica è fondamentale a suo avviso, e che il lavoro di ricerca dietro le copertine dei dischi o nella promozione di un album sono ormai diventati veramente di livello altissimo. Basti pensare al nuovo disco di Sfera Ebbasta, che è da ritenersi tra i lavori di immagine di rilievo nell’ultimo anno.

In questo momento legato fortemente all'immagine e alla comunicazione visiva, tanti credono che basti un tutorial o un telefonino dell'ultimo grido per essere provetti fotografi dotati di talento. Chiediamo a Angelo Mendula quanto conti la preparazione e la così detta gavetta nel tuo settore. "Con l’avanguardia tecnologica chiaramente sempre più persone si sono avvicinate alla fotografia grazie agli smartphone sempre più performanti e ai social. Potrei citare Settimio Benedusi in merito all'argomento postomi "la fotografia ha uno scopo, senza uno scopo la fotografia non ha valore". Non basta fotografare un bel tramonto con il cellulare o il gattino che si lecca una zampa per diventare fotografi. Ci sono anni ed anni di studio dietro e anche se la tecnologia ci ha aiutato molto a limare i tempi di realizzazione, dietro un’immagine ci sono sempre lacrime e sangue, pensiero e tante migliaia di euro di attrezzatura."

La creatività ha sempre bisogno di nuovi stimoli, di sogni a cui dare forma. Anche per l'estro e la sensibilità di Angelo Mendula c'è la necessità di avere una scintilla, un guizzo o una personalità a cui ispirarsi: "Non ho un cliente ideale, mi piace molto sperimentare non precludendomi mai nessun tipo di settore. Lo trovo un modo per attivare l’ingegno e mettermi alla prova in qualcosa che non sono solito fare. Sicuramente uno degli artisti che più avrei voluto essere è Gregory Crewdson. Trovo che i suoi lavori siano dei capolavori della fotografia moderna. Il modo in cui racconta scene di vita quotidiana in chiave cinematografica mi affascina molto."

Tanta passione per il proprio lavoro e una grande dedizione professionale spesso implicano dei sacrifici sul piano privato. Chiediamo a conclusione del nostro incontro a Angelo Mendula come sia riuscito a conciliare la vita professionale con quella privata: "È stato molto difficile far conciliare la mia vita privata con il mio lavoro. Essere un fotografo professionista significa farsi assorbire al 110% dal proprio lavoro, e spesso questo mi ha privato del mio tempo libero e degli affetti. Per fortuna ad oggi sono riuscito a bilanciare il tempo tra lavoro e vita privata, con la fortuna di avere al mio fianco una compagna artista che mi capisce, e mi incoraggia a fare del mio meglio. Lei non mi fa pesare il fatto che spesso sia con la testa fra le nuvole. C’è voluto tanto tempo ma credo che prima o poi tutti troviamo la scarpa giusta per il nostro piede. Emanuela è sicuramente ciò che mancava nella mia vita".

Una grande sensibilità e il desiderio di condividere con gli altri la manifestazione della bellezza in tutte le sue espressioni, sono solo alcune delle caratteristiche fondamentali alla base della professione del fotografo.

Angelo Mendula con la sua freschezza e il grande talento dietro l'obiettivo riesce a svelare il mondo che lo circonda. Musica, bellezza e le importanti tematiche sociali attraverso le immagini del fotografo olbiese sanno imprimere emozioni che in silenzio, lasciano il segno.