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Berchidda, al via alla 34esima edizione del Time in Jazz

Inizia domani il tanto atteso evento

Berchidda, al via alla 34esima edizione del Time in Jazz
Berchidda, al via alla 34esima edizione del Time in Jazz
Olbia.it

Pubblicato il 06 August 2021 alle 12:40

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Berchidda. Tutto pronto per la trentaquattresima edizione del festival Time in Jazz, che per dieci giorni, da questo sabato, 7 agosto e fino al 16, porterà in scena il suo ricco cartellone di eventi, tra Berchidda, il paese natale del suo direttore artistico, Paolo Fresu, e gli altri centri e località del nord Sardegna in cui fa tappa quest'anno: Arzachena, Bortigiadas, Buddusò, Bulzi Ittiri, Loiri Porto San Paolo, Luogosanto, Mores, Olbia, Oschiri, Porto Rotondo, San Teodoro, Telti, Tempio.  Oltre alla fitta serie di appuntamenti musicali che si susseguiranno dal mattino alla notte in spazi e scenari differenti (la grande arena allestita nella piazza centrale di Berchidda, Piazza del Popolo, teatro dei concerti serali in programma dall'11 a Ferragosto, e i siti più rappresentativi degli altri centri coinvolti), il festival propone un ampio ventaglio di iniziative diverse: mostre, presentazioni di libri e novità editoriali, azioni di promozione e sensibilizzazione ambientale, i laboratori di educazione musicale , gli spettacoli e le altre attività per i bambini raccolte sotto l'insegna di Time to Children, la consueta rassegna di film e documentari curata dal regista Gianfranco Cabiddu e altro ancora. Un'edizione, questa trentaquattresima, che si riconosce sotto il titolo "Stelle" ("Isteddhos" in sardo logudorese-berchiddese), in omaggio a Dante Alighieri, nel settimo centenario della morte, e alla sua Divina Commedia, dove la parola "stelle" ricorre in chiusura di ognuna delle tre cantiche.  Domani il taglio del nastro  con il primo appuntamento del Festival Bar, la vetrina di formazioni e solisti sardi e in arrivo dalla Penisola, ospitati dai bar berchiddesi, trasformati per l'occasione in piccoli club di musica all'aperto. Ma non solo di concerti è fatto Time in Jazz: come sempre, anche l'edizione numero trentaquattro propone tanti altri appuntamenti e attività. Uno spazio sempre più rilevante del festival è dedicato all'educazione musicale dei bambini con l'ampliamento del progetto Time to Children, ideato da Sonia Peana con la collaborazione di Catia Gori e con il patrocinio dell'associazione Il jazz va a scuola, sviluppato da Time in Jazz con il sostegno del Banco di Sardegna.Dal 9 al 15 agosto, bambini, ragazzi e adulti saranno accompagnati, attraverso spettacoli, laboratori, flashmob e mostre, alla scoperta della musica jazz e popolare, degli strumenti musicali, della multisensorialità, della musica come condivisione e tanto altro; guide d'eccezione in questo viaggio, musicisti ed educatori come il brioso duo a base di percussioni, ukulele e voce formato da Sara Magon e Clara Zucchetti.Da quest'anno Time to Children fa parte di Time to Campus, un più ampio progetto di educazione non formale e informale e di attività ludiche per l'empowerment dell'infanzia e dell'adolescenza; finanziato dal Dipartimento per le politiche della Famiglia del Consiglio dei Ministri, all'interno del bando EduCare, tende a promuovere un nuovo servizio di welfare di comunità per lo sviluppo di attività educative legate al jazz, in cui esso diventi strumento principale di didattica musicale per bambine e bambini tra gli otto e gli undici anni. Il mese scorso si sono tenuti due campus gratuiti, in cui i giovanissimi iscritti hanno vissuto una settimana intensa e ricca di appuntamenti: laboratori di avvicinamento e sensibilizzazione, di tecniche di improvvisazione, ascolto/lettura di fiabe africane, altri tipi di reading, alcuni dei quali anche musicati, escursioni, percorsi didattici ed esperienziali, attività sportive e nella natura, attività tradizionali, artigianali, manuali. Tra gli elementi di novità di Time to Campus e Time to Children, S'aradio de minores e mannos: alcuni dei laboratori vengono trasmessi sulle frequenze della radio parrocchiale, dando l'opportunità a sos mannos (gli anziani) di Berchidda di partecipare a distanza alle attività di sos minores. Un racconto nel racconto e un ulteriore strumento per superare l'isolamento e accorciare le distanze.  Immancabile anche l'appuntamento con Time to Read, la serie di incontri con i libri e i loro autori, che a Berchidda, negli spazi di Sa Casara (l'ex caseificio oggi sede dell'associazione Time in Jazz), ospiterà (mercoledì 11) il giornalista Giacomo Serreliche nel suo "Boghes e Sonos" ripercorre sessant'anni di musica isolana, il musicista Bruno Tommaso (giovedì 12), co-autore del libro "La scuola che sognavo. La musica come bene comune, il jazz come dialogo", e il giornalista musicale Luigi Onori (venerdì 13) che porta in dote "La storia del Jazz" scritta insieme a Riccardo Brazzale e Maurizio Franco; dalle stelle della musica si viaggia su quelle del cielo con il fisico Eugenio Coccia (il 14), che introdurrà al pubblico "Stelle, galassie e altri misteri cosmici". Tra fiaba, illustrazione e musica è invece "Nidi di Note", presentato (il pomeriggio di Ferragosto) da Alessandro Sanna, illustratore dell'opera, e Bruno Tognolini, autore dei testi e delle "tiritere" che recita nel cd allegato al libro con musiche originali di Paolo Fresu e Sonia Peana. A chiudere le presentazioni editoriali (la mattina del 16), "Time in Jazz Diary 2020" (Postcard 2020), che rievoca la scorsa edizione del festival attraverso l'obiettivo della fotografa Alessandra Freguja. Si ispira alle suggestioni legate al tema del festival, "Stelle", la consueta rassegna di film e documentari (tutti con inizio alle 16.30) curata dal regista Gianfranco Cabiddu: si comincia, l'11 agosto, con un tributo alla figura di David Bowie attraverso la proiezione del videoclip di "Blackstar" e del documentario "David Bowie: last five years", incentrato, come dichiara il titolo, sugli ultimi cinque anni della vita e della carriera del "Duca Bianco". Un film d'animazione al centro dello schermo il pomeriggio del 12: attraverso la storia senza parole di un naufrago su un'isola deserta, popolata da tartarughe, granchi e uccelli, "La Tortue rouge", dell'olandese Michael Dudok de Wit, racconta le fasi principali della vita di un essere umano. Musica dal vivo e cinema si intrecceranno il 13 in "Improvvisazioni sopra le stelle", con Paolo Di Sabatino al pianoforte impegnato a inventare a braccio il giusto commento sonoro per le immagini di due film muti del grande Buster Keaton, "My Wife's Relations" e "The Blacksmith". In programma l'indomani (sabato 14) "Musica da lettura - P60lo Fresu" documenta l'evento con cui il trombettista ha festeggiato il suo sessantesimo compleanno, lo scorso febbraio all'Archiginnasio di Bologna, alternandosi in diverse formazioni, con Alessandro Bergonzoni come guida di eccezione. Chiude la serie di proiezioni, nel pomeriggio di ferragosto, "Lectura Dantis", che testimonia la prima di una serie di letture della Divina Commedia tenuta da Carmelo Bene il 31 luglio del 1981, nel primo anniversario della strage della stazione di Bologna, dall'alto della Torre degli Asinelli. A completare e arricchire il programma contribuiranno gli "AperiJazz" proposti in diverse occasioni in collaborazione con Rau Arte Dolciaria e Lucrezio R, e le consuete iniziative di promozione e sensibilizzazione ambientale raccolte sotto l'insegna Green Jazz: Time in Jazz fa parte di Jazz Takes The Green, la rete dei festival jazz ecosostenibili, prima esperienza italiana di aggregazione di eventi culturali che hanno a cuore la causa Green.  Come sempre, è a pagamento solo l'ingresso ai concerti in programma in Piazza del Popolo a Berchidda: i biglietti sono in prevendita su Vivaticket al prezzo di venticinque euro (più diritti di prevendita) per ciascuna serata. Già sold out "Heroes", l'omaggio a David Bowie in programma l'11. Sono in corso anche le prenotazioni obbligatorie per tutti i concerti a ingresso gratuito, in programma nei diversi centri che aderiscono a questa edizione numero trentaquattro di Time in Jazz. Ogni singola prenotazione vale esclusivamente per una o due persone al massimo. Sia per i concerti con ingresso a pagamento sia per quelli gratuiti, i posti saranno limitati per garantire il distanziamento tra gli spettatori previsto dalle misure anti-Covid-19; si potrà accedere alle aree dei concerti solo esibendo all'ingresso i biglietti e gli abbonamenti digitali o la prenotazione su smartphone o supporto cartaceo accompagnata da un documento di identità.  Come già nella passata edizione, anche quest'anno il festival deve fare i conti con le consegne e le restrizioni legate alla situazione Covid, ma oggi come allora Time in Jazz si sta attrezzando per garantire la massima sicurezza degli artisti, del pubblico, dei residenti e dei tanti volontari e professionisti impegnati nella macchina organizzativa. Un anno fa, l'applicazione delle regole anticontagio, costantemente aggiornate e rispettate in modo scrupoloso da staff e spettatori, permisero lo svolgimento regolare dei concerti e delle altre attività: così non si registrò alcun caso di contagio da Covid-19 come conseguenza del festival. Un obiettivo al quale si punta anche quest'anno, partendo dal rispetto delle nuove regole dettate dal Governo, in vigore da oggi 6 agosto; e dunque, si potrà accedere alle aree dei concerti esclusivamente muniti di Green Pass, il documento che certifica la vaccinazione (a partire da 14 giorni dopo la prima dose), l'avvenuta immunizzazione o anche l'esito negativo di un tampone molecolare o antigienico: sarà obbligatorio per l'ingresso a tutti i concerti del festival, sia quelli a pagamento, sia quelli gratuiti che devono essere prenotati sul circuito Vivaticket e comprovati da un QR code (che si trova nel biglietto). Nel caso di impossibilità di ottenere il Green Pass in formato digitale sarà sufficiente esibire il documento cartaceo e consegnare fotocopia attestante almeno la somministrazione della prima dose di vaccino o l'esito di un tampone con risultato negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. Le fotocopie saranno trattenute dall'organizzazione. La nominalità potrà essere verificata con un documento di identità. I minori sotto 12 anni sono esenti dal Green Pass e dal tampone. Resta in vigore l'obbligo della mascherina al chiuso (nello spazio cinema e alle mostre) e il rilevamento della temperatura.Per chi non fosse in possesso del Green Pass sarà possibile effettuare un tampone antigenico a pagamento presso l'Hub allestito a Berchidda da Time in Jazz grazie all'impegno dell'Amministrazione Comunale e del sindaco Andrea Nieddu; sarà attivo per l'intera durata del festival presso i saloni parrocchiali in via La Marmora: dal 7 al 16 agosto tutte le mattine dalle 8.30 alle 10.30, e dall'11 al 15 agosto anche tutte le sere dalle 18 alle 20. Nel segno delle stelle, Time in Jazz si appresta dunque al varo della sua edizione numero trentaquattro, con uno spirito ben rappresentato dalle parole del direttore artistico, Paolo Fresu: «Siamo felici anche quest'anno di garantire in sicurezza il festival al quale, incessantemente, abbiamo lavorato tutto l'anno. Ciò per dare un senso a questo tempo inverso, per creare occasioni di lavoro per i lavoratori dello spettacolo, per incentivare l'economia locale, per raccontare un'altra Sardegna e per portare emozione e poesia al numeroso pubblico che ci segue da sempre e che ringraziamo. Time in Jazz non è solo musica, letteratura, arte, cinema, ambiente e società. È anche coraggio, inclusione, rispetto e tesa di mano». Un'inclusione che coinvolge tutta la comunità di Berchidda, che in questi tempi difficili mette in campo risorse straordinarie per la riuscita dell'evento: «La cultura della prevenzione è garanzia per un festival in sicurezza anche in questa trentaquattresima edizione. Abbiamo curato in perfetta sintonia con Time in Jazz ogni aspetto che potrà affermare un nuovo successo» dichiara il sindaco Andrea Nieddu: «Già lo scorso anno credevamo nella progettualità comune, e ancor più oggi, forti dell'esperienza maturata sul campo e convinti che l'osservanza di comportamenti corretti prevenga la diffusione del virus aiutando la cultura e l'economia».