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Marco Quaglia da Porto Cervo a Roma, il successo de "Il Limite" diventa simbolo di riscatto

Lo scrittore conquista la Menzione di Merito e prepara un 2026 ricco di nuove storie

Marco Quaglia da Porto Cervo a Roma, il successo de
Marco Quaglia da Porto Cervo a Roma, il successo de
Laura Scarpellini

Pubblicato il 05 December 2025 alle 07:00

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Porto Cervo. Per Marco Quaglia, imprenditore da tempo residente a Porto Cervo, i recenti giorni trascorsi nella Capitale resteranno indimenticabili. Presso il Centro Congressi di Via Cavour, in una sala gremita di scrittori, lettori e appassionati, si è aggiudicato la Menzione di Merito nella sezione libri editi di narrativa all’XI edizione del Premio Letterario Caffè delle Arti.

Un riconoscimento che va oltre il valore letterario e che per Quaglia ha sicuramente il sapore inconfondibile della rivincita, della luce che torna a filtrare dopo anni difficili vissuti sotto i riflettori per motivi ingiusti e dolorosi. Oggi, il suo nome torna a farsi spazio per ciò che davvero lo rappresenta: la scrittura. Il premio è legato al suo ultimo lavoro, “Il Limite”, pubblicato nel 2025, un romanzo che sin dall’uscita ha saputo incuriosire, emozionare e trattenere i lettori, superando rapidamente i confini della Sardegna.

La motivazione della giuria, letta dalla vicepresidente Patrizia Vittoria Rossi, è un riconoscimento pieno alla sua maturità stilistica: “Marco Quaglia propone un romanzo di notevole rigore concettuale e sensibilità umana, in cui la scrittura diventa strumento di indagine. L’autore affronta il tema del confine – geografico, morale, emotivo – come spazio di detenzione e consapevolezza, mostrando padronanza tecnica capace di unire introspezione e ritmo narrativo. Ogni personaggio abita la pagina come parte di una domanda, più che di una risposta”.

Una definizione che racconta un’opera intensa, costruita con una profondità che non lascia indifferenti.

Quaglia all'attivo ha già la pubblicazione di ben tre romanzi: Mi riprendo la vita (2021) Per tornare a sorridere (2024) e Il Limite (2025), il romanzo della consacrazione

E ora guarda avanti con determinazione. Nel 2026 uscirà il suo nuovo libro, “Io so tutto”, attualmente in fase di rifinitura. Un’altra storia ambientata in Gallura, pronta a catturare di nuovo i lettori.

Qual è per lei il significato più vero di questo riconoscimento?

“Ricevere un premio per il mio libro, oltre a essere un onore, è stato davvero emozionante. Se penso che tutto è iniziato da un libro documento per spiegare ciò che mi era successo in nove anni, portando il peso di una condanna ingiusta, mi rendo conto che la parola giusta è resilienza. Oggi arrivare a vincere un premio con Il Limite è qualcosa che va oltre: è emozione pura. Scrivere mi piace, e mi piace ricevere commenti, apprezzamenti, tutto ciò che alimenta la voglia di andare avanti”.

Marco Quaglia cosa ci può anticipare del suo futuro a breve termine?

“Ho finito il mio nuovo romanzo. È una storia che parla dell’amicizia vera, quella che dura una vita intera, più forte anche dell’amore. Ora inizia il lavoro più impegnativo ma più bello: trasformarlo da inedito a edito. Il sogno, piano piano, diventa realtà”.

A chiudere il percorso di selezione, è stata la presidente della giuria Rebecca Bravi che ha ufficialmente conferito a Marco Quaglia la Menzione di Merito per Il Limite. Un riconoscimento che suggella non solo la qualità letteraria del romanzo, ma un cammino umano fatto di coraggio, cadute, scelte, e soprattutto rinascita.

Marco Quaglia oggi non è soltanto un autore premiato ma vuole essere la testimonianza vivente che anche dalle storie più difficili può nascere una voce forte, nitida, capace di trasformare il dolore in creatività e la scrittura in un nuovo orizzonte.