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Cronaca, Giudiziaria

Olbia, i cani delle Fiamme Gialle fiutarono i 39 chili di cocaina al porto: 4 anni di carcere al corriere

La sentenza con rito abbreviato

Olbia, i cani delle Fiamme Gialle fiutarono i 39 chili di cocaina al porto: 4 anni di carcere al corriere
Olbia, i cani delle Fiamme Gialle fiutarono i 39 chili di cocaina al porto: 4 anni di carcere al corriere
Patrizia Anziani

Pubblicato il 05 December 2025 alle 10:00

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Olbia. Aveva fatto scalpore nella vigilia di Natale del 2024 il maxi sequestro di cocaina realizzato al porto dell’Isola Bianca di Olbia: 39 chili di stupefacente purissimo, suddivisi in 36 panetti — alcuni contrassegnati dal logo di Batman — e nascosti abilmente nelle intercapedini di un minivan a noleggio appena sbarcato da una nave proveniente da Livorno.

Ieri mattina, 4 dicembre, è arrivata la sentenza: 4 anni di reclusione per G. C. Augello, 20 anni, originario della provincia di Caltanissetta, arrestato quel giorno in flagranza di reato con l’accusa di traffico di stupefacenti. La decisione è stata emessa con rito abbreviato dal Gup del Tribunale di Tempio Pausania, dott.ssa Federica Di Stefano.

A rappresentare l’imputato, il legale Antonello Desini, che al termine dell’udienza spiega: "Non conosco ancora le motivazioni, ma credo che il giudice abbia accolto le mie argomentazioni in ordine al fatto che il ragazzo fosse all’oscuro di depositare un quantitativo tanto ingente. Su questo presupposto, e stante la giovane età, gli ha riconosciuto le attenuanti generiche oltre alla riduzione di un terzo per il rito abbreviato"

Il sequestro avvenne nel corso dei controlli quotidiani predisposti dai Finanzieri del Gruppo Olbia sulle operazioni di sbarco. A insospettire i militari fu l’atteggiamento teso e impacciato del conducente del minivan, che portò all’impiego immediato delle unità cinofile antidroga.

Furono infatti i cani Betty, Semia, Joy e Dante, addestrati alla ricerca di sostanze stupefacenti, a individuare e segnalare il punto esatto in cui il carico era occultato, permettendo ai finanzieri di rinvenire lo stupefacente avvolto nel cellophane e nascosto nelle intercapedini interne del mezzo. Secondo le stime degli inquirenti, quella partita una volta tagliata e immessa nel mercato illecito della Gallura e dell’isola avrebbe potuto fruttare svariati milioni di euro, costituendo uno dei rifornimenti più consistenti in arrivo nell’isola proprio a ridosso delle festività natalizie.

La sentenza di ieri, dunque, tiene conto della posizione processuale dell’imputato e del ruolo di corriere ritenuto marginale rispetto alla filiera del traffico. Per la sua entità, il sequestro del dicembre 2024 resta uno dei più significativi eseguiti al porto di Olbia negli ultimi tempi, snodo strategico della lotta al narcotraffico e costantemente controllato dalle Fiamme Gialle. L’operazione conferma la centralità dell’attività di prevenzione sulle rotte marittime e la fondamentale sinergia tra controlli mirati e unità cinofile specializzate.