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Arzachena, il cuore di Antonella raccontato attraverso i suoi sogni e i suoi tessuti

Veronica Demuro presenta il libro”Il cuore che continuò a cucire”

Arzachena, il cuore di Antonella raccontato attraverso i suoi sogni e i suoi tessuti
Arzachena, il cuore di Antonella raccontato attraverso i suoi sogni e i suoi tessuti
Barbara Curreli

Pubblicato il 14 October 2025 alle 13:00

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Arzachena. La Gallura racconta una storia che partendo dal cuore raccolta la resilienza, il riscatto, il desiderio di realizzare un sogno che piano piano diventa realtà. Arzachena ospita in via San Pietro, presso l'aula Nexus, venerdì 17 ottobre alle 18 la presentazione del libro "Il cuore che continuò a cucire" di Veronica Demuro. Ci sarà l'accompagnamento musicale con Franco Demontis e Giuseppe Pozzi, che racconteranno Antonella attraverso le note.

“Il cuore che continuò a cucire” è un romanzo tratto da una storia vera, che intreccia la delicatezza del dolore con la forza luminosa della generosità. Al centro della storia c’è Antonella, una sarta capace di trasformare stoffe in sogni, ferite in bellezza, fino al
raggiungere il sogno di diventare una vera e propria stilista. Dopo la sua morte, non lascia solo ricordi, ma vera vita: donando il proprio cuore e i suoi organi continua a cucire futuro in corpi sconosciuti, in destini che non sapevano di attenderla.

A raccontare il libro e la storia arriva l'autrice Veronica Demuro, amica della protagonista: "questo libro è dedicato alla mia amica Antonella che non c'è più, una donna che a 50 anni ha ripreso in mano un sogno, un nuovo progetto e dopo il diploma è diventata un affermata stilista che ha calcato tra le altre manifestazioni anche la Milano Fashion Week".

"Antonella sognava di fare una sfilata - racconta Veronica Demuro - con un accompagnamento musicale speciale, della sua terra e noi abbiamo voluto realizzare questo suo sogno ricordandola attraverso la sua vita, il suo percorso, le sue conquiste e i suoi abiti". Le mie parole originariamente dovevano essere poche pagine che raccontavano l'avventura tra tessuti e colori, ma piano piano mi sono ritrovata a scrivere pagine su pagine ad aggiungere ricordi, aneddoti, condivisioni e così è nato questo libro che verrà presentato nella nostra Arzachena e ricorderà la vita di Antonella, la sua lotta e le sue conquiste".
"Questa è una storia di rinascita, di resilienza femminile, di memoria attiva. Un romanzo cucito a mano, punto dopo punto, sulle pagine e sul cuore del lettore. Questa storia parla alle emozioni universali, soprattutto di amicizia, di relazioni e di
cambiamento", si legge tra le pagine del libro.

L'autrice ha voluto condividere con noi alcune frasi del libro: 
"Il laboratorio è silenzioso. Non spento, solo in pausa. Come se il tempo avesse deciso di fermarsi, per rispetto. La luce entra piano dalla finestra, disegna ombre morbide sulle stoffe piegate, sulle forbici lasciate aperte, come ali pronte a volare. Antonella non c’è più.  Ma il suo cuore sì. Continua a battere. In un corpo che non ha mai conosciuto. In vite che non sapevano che fossero in attesa. In occhi che ora vedono, in mani che ora si muovono, in respiri che ora sono pieni. Il suo ultimo gesto è stato il più grande. Ha donato tutto. Anche ciò che non si vede. Anche ciò che non si può cucire".

"Chi la conosceva sa che non avrebbe voluto fiori, ma stoffe.  
Non lacrime, ma risate. Non addii, ma arrivederci. Antonella era così. Una donna che ha cominciato a sognare quando gli altri smettevano. Che ha costruito il suo futuro con ago e filo, con fatica e ironia. Che ha trasformato ogni abito in un manifesto di bellezza e libertà. E alla fine, ha fatto ciò che ha sempre fatto: ha donato. Ha dato sé stessa, letteralmente. Ora, mentre il laboratorio dorme, altrove qualcuno si sveglia. Respira. Corre.
Sorride".