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Tempio Pausania: Michele Mossa al volante, uno sguardo oltre la strada

Incontro con colui che fotografa con la lente del cuore

Tempio Pausania: Michele Mossa al volante, uno sguardo oltre la strada
Tempio Pausania: Michele Mossa al volante, uno sguardo oltre la strada
Laura Scarpellini

Pubblicato il 21 August 2025 alle 17:00

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Tempio Pausania. Sorgente di ispirazione e provocazione visiva, Michele Mossa è uno di quei giovani che trasformano la quotidianità in una finestra aperta sul mondo. Autista di bus  legge la sua giornata tra partenze, orari e fermate, ma la passione per la sua terra e la fotografia lo ha spinto ben oltre i confini del semplice scatto.

Dal volante agli elementi che incontra ogni viaggio diventa un frame, ogni sosta un’occasione per raccontare la sua Sardegna con una lente che mette al centro bellezza, pace e intensità. La Gallura è il cuore pulsante del suo progetto. Nei video e nelle immagini che regolarmente pubblica online, i paesaggi si fanno protagonisti: rocce granitiche, pini marittimi, acque turchesi e vigneti selvaggi dialogano con la luce del tramonto, trasformando luoghi noti in nuove sorgenti di emozione.

Michele non cerca solo scorci pittoreschi; cerca atmosfere, storie silenziose e dettagli nascosti che rivelano la ricchezza di una terra che spesso si racconta come una cartolina, ma che lui preferisce mostrare come esperienza vivida.

“La Sardegna non è solo mare e spiagge; è una tavolozza di luci, ritmi e culture che si intrecciano nelle vie di paese, sui sentieri di montagna, nei mercati e nelle feste. Io registro tutto questo per far capire al mondo che qui si può respirare pace, ma anche intensità, passione e autenticità.” Nel corso di questa intervista, Michele racconta come la sua routine da autista gli abbia insegnato a essere attento ai dettagli: un minuto sospeso al semaforo, una curva da prendere con cura, una conversazione casuale che diventa micro-storia da includere in uno scatto, un breve filmato.

Ogni viaggio diventa una possibilità di scoperta: una casa di pietra che trattiene la memoria, una barca che ondeggia al largo, una festa di paese che esplode in un raggio di colore. La sua ambizione è semplice ma potente: mostrare la Sardegna come luogo in cui bellezza e serenità coesistono con una vitalità che non ha bisogno di grandi proclami per essere percepita. Il blog di Michele è già diventato una piccola comunità di follower affezionati che seguono i suoi portrait di paesaggi, le sue sequenze di vita quotidiana e i suoi scatti pensati per accentuare l’umanità dei luoghi. 

Michele raccontaci un pò di te

"Sono nato vivo e abito a Tempio Pausania. Sono molto legato alla mia città natale e, in generale, alla mia terra: la Sardegna. Lavoro come autista di autobus, un mestiere che amo e che mi permette di girare in lungo e in largo l’isola, scoprendo sempre angoli nuovi e meravigliosi. Ogni viaggio è un’occasione per osservare e vivere la Sardegna in modo profondo. La mia più grande passione è il videomaking e la fotografia. Mi piace raccontare ciò che vedo attraverso le immagini, catturare attimi, paesaggi ed emozioni da condividere con chi non conosce ancora le bellezze della nostra isola".

Michele, cosa ti ha spinto a creare un blog dedicato alla Sardegna e quale significato ha questa terra per te?

"Quello che mi ha spinto a creare una pagina su Facebook e Instagram è stato il desiderio di trasmettere agli altri le stesse emozioni che provo io ogni volta che guardo un paesaggio, un tramonto o un angolo nascosto della Sardegna. Attraverso i miei video e le mie foto cerco di far arrivare la bellezza, la pace e l’intensità che questa terra sa regalare. La Sardegna per me è molto più di un luogo: è casa, radici, orgoglio. Ogni volta che la osservo con la macchina fotografica o col drone, sento il bisogno di condividerla con chi magari non la conosce o con chi, come me, la ama profondamente".

Quali sono i panorami o i luoghi che ti emozionano di più quando sei in giro in terra di Sardegna e perché?

"A dire la verità, non c’è un solo panorama o un luogo in particolare che mi emoziona più degli altri, perché della Sardegna mi emoziona tutto. Ogni angolo ha qualcosa di unico.
Se però dovessi scegliere una zona alla quale mi sento particolarmente legato, direi quella che va da Olbia a San Teodoro. Forse perché è vicina a casa, ma sicuramente perché è una delle più belle: basta pensare a luoghi come Tavolara, Porto Istana, Porto Taverna, cala Brandinchi, La Cinta… posti che sembrano cartoline. In più, questa zona ha un valore affettivo profondo, perché è qui che i miei genitori, con tanti sacrifici, sono riusciti a realizzare il sogno della loro vita, costruire una casa vicino al mare, a Tiriddò. Ogni volta che ci torno, sento qualcosa di speciale".

Come scegli le foto e i video da condividere sul tuo blog per trasmettere al meglio le emozioni che provi?

"Non c’è un vero e proprio lavoro razionale dietro la scelta delle foto e dei video che condivido sulla mia pagina. Vado molto a sentimento, seguo l’emozione del momento e quello che un determinato posto mi ha trasmesso mentre lo visitavo. Per me è importante che ogni contenuto che pubblico racconti qualcosa, anche in modo semplice. Cerco di far arrivare quel legame profondo che ho con la Sardegna e con ciò che vedo. Se una foto o un video riesce a emozionare anche solo una persona come ha emozionato me, allora ha già detto tutto".

Hai qualche ricordo speciale o aneddoto legato a uno dei tuoi scatti che vorresti condividere con i tuoi lettori?

"Più che un aneddoto ho un ricordo molto speciale legato a una persona che seguiva le mie foto e i miei video. Lei era malata, in carrozzina e mi scriveva sempre nei commenti, ringraziandomi perché, non potendo più muoversi liberamente, grazie alle mie immagini riusciva comunque a sentire la bellezza della Sardegna, come se fosse lì con me. Quelle parole mi emozionavano davvero tanto e ancora oggi sono la cosa che mi spinge di più a continuare a fare quello che faccio con passione. Sapere che attraverso le mie foto riesco a regalare emozioni anche a chi non può vivere certe esperienze è per me il più grande regalo."

Quali consigli daresti a chi desidera scoprire la Sardegna attraverso il tuo blog e vivere le stesse emozioni che tu provi?

"Sinceramente non saprei bene quale consiglio dare, perché penso che ognuno viva le emozioni a modo suo. La Sardegna è una terra talmente ricca di bellezza, di colori, di profumi e di silenzi che ognuno ci può trovare qualcosa di diverso, qualcosa che tocca il cuore in maniera personale.Quello che posso dire è che la Sardegna va vissuta con calma. Forse l’unico consiglio vero che mi sento di dare è, per chi ne ha la possibilità, di visitarla nei mesi fuori stagione.È proprio in quei periodi, lontano dalla confusione e dal turismo di massa, che si riesce a scoprire la vera essenza dell’isola".