Thursday, 18 September 2025
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Pubblicato il 18 September 2025 alle 12:49
Olbia. C’è chi lotta, chi spera, chi rinasce e chi, purtroppo, non ce l’ha fatta. Le strade di Olbia e della Gallura sono attraversate ogni giorno da gatti che diventano vittime di indifferenza e velocità. A volte qualcuno si ferma, altre volte no. Le storie di Pisellino, Buongiorno, Patrizia e Patti e dell’ultimo micio senza nome raccontano, insieme, una verità dolorosa: i gatti esistono, ma troppo spesso sono trattati come invisibili.
Pisellino, la corsa contro il tempo. Il gattino è arrivato in clinica dopo essere stato probabilmente urtato da un’auto. Le lastre hanno rivelato una grave lesione alle vertebre lombari. Per lui è iniziata una corsa contro il tempo: TAC a Cagliari, visita neurologica a Selargius, eventuale intervento. Ha dolore, ma negli occhi brilla una voglia immensa di vivere. I costi però sono altissimi: circa 500 euro per la TAC, 350 per il viaggio a Cagliari, e altre spese per l’intervento.
Buongiorno, il piccolo guerriero è stato operato d’urgenza. Portava addosso fratture vecchie di 10-12 giorni: entrambi i femori compromessi, un distacco della diastasi sacro-iliaca e un omero ormai consolidato. Un quadro drammatico, ma nonostante tutto ha affrontato l’intervento e oggi, ancora in clinica, lotta con il coraggio dei piccoli. Per lui ogni passo è una conquista.
Patrizia e Patti, la madre che non si arrende. Sfinita dalla fame e dalla sete, Patrizia era accovacciata sotto una macchina, pronta a lasciarsi morire. La sua cucciola, Patti, era nascosta poco distante, spaventata e incapace di sopravvivere da sola. È stato Roberto, un ragazzo di buon cuore, a dare l’allarme. Recuperata la madre, i volontari hanno ritrovato la piccola il giorno successivo. Oggi sono insieme al rifugio, ma hanno bisogno di vaccini, test e cure urgenti per poter davvero rinascere.
L’ultimo micio, senza nome. Non tutti riescono a salvarsi. Alla rotatoria della sopraelevata un gatto è stato investito e lasciato sull’asfalto. Un ragazzo si è fermato, lo ha raccolto con delicatezza e portato al rifugio. Ma era già troppo tardi. Non era un randagio dimenticato, era “di qualcuno”, ma per chi lo ha colpito con l’auto e non si è fermato valeva zero. Una vita spezzata nell’indifferenza.
L'indifferenza è una ferita che riguarda tutti: “Si investe una vita e si prosegue come se nulla fosse. Davvero non ve ne accorgete?” chiedono i volontari della LIDA Olbia, da sempre in prima linea per i nostri amici a quattro zampe. Il problema non è solo la mancanza di soccorso, ma l’assenza di tutele reali per i gatti: in Sardegna, troppo spesso, restano ultimi nelle priorità delle istituzioni.
Eppure, guardando Pisellino, Buongiorno, Patrizia e Patti, e anche l’ultimo micio senza nome, il messaggio è chiaro: una vita non è un ostacolo, è una responsabilità.
La LIDA Olbia che ogni giorno lotta in aiuto di cani e gatti promette di non arrendersi, ma da sola non ce la può fare: vive solo di volontariato e donazioni. “Ogni euro, ogni parola, ogni condivisione può fare la differenza tra abbandono e rinascita. Non voltatevi dall’altra parte: fermatevi. I gatti esistono e meritano rispetto, protezione e vita”. Quattro vite raccontano la fragilità dei gatti sulle strade e l’urgenza di non considerarli invisibili: non voltiamoci dall’altra parte.
Come aiutare: 5x1000 Codice Fiscale: 01976050904 Contatti: 333 4312878 – [email protected] Donazioni: www.lidasezolbia.it/donazioni Indirizzo per spedizione aiuti: L.I.D.A. Sez. Olbia – rifugio I Fratelli Minori via Dei Cestai 26 – 07026 Olbia (SS).
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