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Portisco, morte di Giovanni Marchionni sullo yacht: rilevate emissioni anomale dal banco batterie

Proseguono le indagini sulla morte di Giovanni Marchionni

Portisco, morte di Giovanni Marchionni sullo yacht: rilevate emissioni anomale dal banco batterie
Portisco, morte di Giovanni Marchionni sullo yacht: rilevate emissioni anomale dal banco batterie
Olbia.it

Pubblicato il 28 August 2025 alle 08:00

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Olbia. Nuovi sviluppi sulle indagini della tragica morte di Giovanni Marchionni, il giovane di 21 anni di Bacoli il cui corpo fu rinvenuto senza vita l'8 agosto scorso a bordo dello yacht Gravia. Durante l'accertamento tecnico irripetibile ordinato dalla PM Milena Aucone, si è verificato un episodio che potrebbe rivelarsi cruciale per far luce sulle cause del suo decesso.

L'imbarcazione, attualmente sotto sequestro nel porticciolo di Portisco a Olbia, è stata sottoposta a verifiche approfondite alla presenza dei consulenti tecnici della Procura di Tempio Pausania e dei rappresentanti delle parti interessate. Tra questi ultimi, gli esperti nominati da Anna Di Luggo, proprietaria dello yacht non sottoposta a indagini, e dai familiari della vittima.

A riportare la notizia L'Unione Sarda. Durante l'ispezione tecnica, condotta con tutti gli impianti dell'imbarcazione in piena operatività e le batterie collegate alla rete elettrica portuale, si sarebbe manifestato un nuovo elemento significativo. Da quanto emerge da alcune fonti vicine alle indagini, dopo appena mezz'ora di funzionamento normale, dal banco batterie dello yacht avrebbero iniziato a sprigionarsi quantità di monossido di carbonio superiori ai parametri di tolleranza stabiliti dalla normativa di sicurezza.

All'ispezione tecnica hanno assistito anche i legali delle parti coinvolte: Giampaolo Murrighile e Sebastiano Giaquinto per la proprietà dell'imbarcazione, mentre Gabriele Satta e Maurizio Capozzo rappresentano gli interessi della famiglia Marchionni. Quest'ultimo, sottolineando l'importanza della nuova ispezione tecnica, ha dichiarato al giornalista Andrea Busia de L'Unione Sarda: «Abbiamo un importante indizio, ora attendiamo la comparazione con l'esito degli esami tossicologici in corso».

Le circostanze che hanno portato alla morte del ventunenne rimarranno fino ad allora avvolte nel mistero, ma questo nuovo indizio di natura tecnica rappresenta un tassello importante nell'inchiesta. In attesa dei risultati degli esami tossicologici, gli inquirenti proseguono le verifiche per determinare se le emissioni anomale di monossido possano aver giocato un ruolo determinante nella tragedia consumata quella notte, tra il 7 e l'8 agosto.