Wednesday, 27 August 2025
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Pubblicato il 27 August 2025 alle 15:30
Telti. Nel 2025 il Premio Vittorio Inzaina si conferma essere come un ponte tra memoria e futuro: un tributo al padre, indimenticata voce sarda che per prima partecipò al Festival di Sanremo, e un’occasione concreta per i nuovi talenti della canzone italiana. Giada Inzaina ci racconta come questa edizione abbia esteso la sua portata offrendo a tutti i partecipanti una borsa di studio di ben 1000 euro per accedere alle Master Class organizzate da Casa Sanremo. In questo nostro incontro Giada Inzaina svela le ragioni profonde che hanno guidato la nascita del premio, le scelte organizzative che hanno reso possibile un percorso di crescita condiviso tra artisti emergenti e appassionati.Tra tradizione e innovazione nella scena musicale sarda, l’impegno di Giada nel mantenere vivo il ricordo del padre attraverso un progetto che cura talento, memoria e studio, sfida lo scorrere del tempo. Il fondamentale contributo del maestro Giovanni Budroni unitamente a quello dell'amministratore comunale di Telti nella persona dell’assessore Matteo Sanna e Marilena Suelzu presidente della Proloco, hanno saputo regalare anche per l'edizione 2025, un'evento emozionante e coinvolgente.
Perchè un premio intitolato a Vittorio Inzaina nel 2025?
"Oggi attraverso questo evento non celebriamo solo un premio, ma un'idea: che la memoria possa essere fertile, generativa, e che possa dare spazio e voce a chi ha qualcosa da dire, da suonare, da costruire. Questo evento nasce dal desiderio profondo di mantenere vivo il ricordo di mio padre non solo attraverso il ricordo personale, ma con un gesto collettivo, concreto, che guarda al futuro".
Quali valori vede essere presenti oggi tra i giovani che si affacciano sulla scena musicale, e la personalità di suo padre?
"Mio padre credeva nella competenza, nella ricerca, nella passione. Credeva nel valore del lavoro ben fatto, dell’arte come forma di verità e impegno. Questo premio vuole essere un'estensione di quella visione: uno spazio dove il talento incontra l’opportunità, dove la tradizione dialoga con il nuovo, e dove le persone non sono solo partecipanti, ma protagoniste di un cammino culturale condiviso".
Abbiamo visto operare in questa edizione una giuria composta da lei, Silvio Nappi docente musica,Ciro Barbato presidente, Maria Puca giornalista, Renato Tanchis della Warner Music Italia, Marilena Suelzu presidente Pro Loco Telti, Gianmario Inzaina in rappresentanza dell’amministrazione comunale, Ignazio Artizzu giornalista, Paoluccio Masala musicista e Daiana Giangrande. Insomma una formazione veramente trasversale e non più caratterizzata dai soliti "addetti ai lavori".
"Abbiamo scelto di coinvolgere studiosi, artisti emergenti e appassionati perché crediamo nel confronto, nella contaminazione, nella costruzione di una comunità viva. Vedere le aspirazioni dei vincitori intrecciarsi con le storie di chi li ha preceduti è, per me, il segno più autentico che questo progetto ha radici profonde, ma anche ali".
Quali sono le particolarità che rendono questo premio unico nel suo genere?
"In questo premio c’è studio, ascolto, cura. C’è la musica, certo. Ma soprattutto c’è la volontà di restituire qualcosa. Di creare un luogo – simbolico e reale – dove la memoria non è nostalgia, ma slancio. E per questo ringrazio ognuno di voi che mi seguite e che mi sostenete. Perché il ricordo di mio padre vive in ogni nota suonata, in ogni parola detta, in ogni gesto condiviso questa sera speciale".
I risultati di questa terza edizione confermano pienamente la visione di Giada Inzaina. L'evento, diretto artisticamente da Giovanni Budroni e condotto dalla giornalista Maria Pintore, ha visto trionfare sul palco Valentina Lai con "Il Mulo", seguita da Leo Fonseca con la sua interpretazione chitarristica di "Io che amo solo te" e dal giovanissimo Giuseppe Piras con "Fai Rumore". La giuria, guidata da Ciro Barbato di Casa Sanremo, ha premiato anche Vanessa Pipere (Premio della critica con "Caruso"), gli Youth Band (Miglior Inedito con "Soul") e Paola Albioni (categoria Over).
Il momento più emozionante è stato il conferimento del Premio Isola In...cantata al tenore Francesco Demuro, che ha cantato insieme ad Alessandro Carta e Emanuele Bazzoni, trasformando il ricordo in presente vivo. Tra gli ospiti, Iside Zucconi, vincitrice dell'edizione precedente, e Kidd Reo hanno dimostrato come questo premio sappia davvero creare quel "ponte tra memoria e futuro" di cui parla Giada.
Con il sold out registrato in tutte e tre le serate e l'annuncio del futuro Parco della musica dedicato a Vittorio Inzaina, questo evento si conferma non solo un premio, ma un progetto culturale che trasforma la memoria in opportunità concrete per i giovani talenti, proprio come desiderava una figlia che ha saputo fare del ricordo del padre una promessa per il domani.
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