Salvatore Saba, la voce emergente di Olbia conquista Rolling Stone UK

Olbia. In una scena musicale in continua evoluzione, il cantautore Salvatore Saba emerge come una promessa sarda capace di attraversare confini e linguaggi sonori. Apparso di recente tra gli «artists to watch» di Rolling Stone UK, la sua musica intreccia radici mediterranee e vibranti sperimentazioni indie, dando vita a un progetto che si nutre di melodie salvage e ritmiche glaciali. Nelle sue parole la authenticity è una leva senza compromessi: racconta delle notti trascorse a perfezionare accordi, dei volti che ispira e delle strade di casa che restano la bussola della sua scrittura. In quest’intervista Salvatore mostra la curiosità che lo ha spinto oltre i confini della città natale, e le impreviste collaborazioni che hanno trasformato una voce emergente in una promessa concreta della scena musicale contemporanea.

Può raccontarci come è nata la sua musica e quali artisti o influenze hanno plasmato il suo sound tra Olbia e Milano?

"La mia musica nasce nel 2017 effettivamente quando ho iniziato a produrre i primi brani insieme a Kaizen, li ho riscoperto un pó Salvatore e quello che voleva fare, poi mi sono ricercato dentro e ho scoperto di essere anche SABA sentendomi più libero di esprimermi, non so se c'è un effettivo artista che mi ha ispirato in questo percorso peró sicuramente le figure rap femminili le ho sempre ammirate. Il fatto è che amo ascoltare la musica che non rappresenta il genere che faccio e amo tanto le ballad, già comunque da piccolo avevo la passione nel canto".

Che cosa significa per lei essere stato inserito tra gli artisti da scoprire nell’editoriale di agosto di Rolling Stone UK, e come pensa che possa cambiare la sua carriera ora?

"Credo sia totalmente incredibile quello che è successo e quando l'ho scoperto non mi capacitavo di come fosse possibile, poi peró ho pensato che se ci sono finito me lo meritavo, è come un sogno per un artista stare su Rolling stone e il fatto di essere rappresentato da un team con la quale mi trovo sempre a casa mi aiuta".

I suoi concerti estivi in Gallura hanno attirato grande pubblico: cosa renderebbe un live Salvatore Saba memorabile e quale esperienza dal vivo l'ha segnata di più finora?

"Forse ancora non è arrivato quel gradino così importante che sto aspettando da tempo e che forse presto arriverà, ma sicuramente credo sia stato tanto importante il rilascio del mio primo EP che ho deciso di presentare ad Olbia lo scorso anno e che mi hai emozionato tanto tanto".

Come gestisce il bilanciamento tra la sua radice sarda e la realtà cosmopolita di Milano nello sviluppo musicale e nei testi delle sue canzoni?

"Con Milano ho un rapporto di tale amore che non mi fa sentire minimamente fuori luogo, anche perché sono arrivato qua solo ed esclusivamente dopo la mia prima firma per lavorare con la musica e devo dire che riscontro ad oggi sta andando bene, solo che in Italia siamo abituati a vedere un artista completo solo dopo un talent o comunque un'apparizione televisiva, quando in realtà la parte più fica è sicuramente il percorso iniziale".

Quali sono i  suoi progetti futuri, in particolare per la scena internazionale, e cosa vuole che il pubblico inglese e globale sappia di lei e della musica che affonda le sue radici in Gallura?

"Spero prima possibile di cantare in un club inglese perché mi darebbe un'energia e una voglia di fare pazzesca ma per ora stiamo concentrati sui progetti in Italia e cerco di prendermi il più pubblico possibile in modo da poter mandare i miei messaggi di libertà a tutti".

Anticipazioni per l'autunno? 

"Quest'autunno ci sarà un'anteprima dell'inizio di qualcosa di tanto speciale per me, ovvero la rinascita di Saba che parlerà totalmente di me dall'inizio del progetto alla fine. A conclusione dell'estate ci sfreeziamo come Mariah Carey e finalmente potrò far sentire l'inizio di un progetto alla quale tengo particolarmente".