Thursday, 02 October 2025
Informazione dal 1999
Pubblicato il 02 October 2025 alle 10:45
Palau. Un intervento televisivo carico di dolore e responsabilità. Nella puntata di ieri de La Vita in Diretta, il programma di Rai 1 condotto da Alberto Matano, Nicolina Giagheddu, madre di Emanuele Ragnedda, reo confesso dell’omicidio di Cinzia Pinna, ha scelto di parlare davanti alla tenuta di famiglia di Conca Entosa, teatro dei rilievi dei carabinieri.
"Questa è casa mia e io sono responsabile di quello che succede in casa mia", ha dichiarato, visibilmente scossa. Poi ha aggiunto: "Ho fatto tutto quello che era in mio potere, ma non è bastato. Io gli occhi li avevo aperti, ma non sono stata ascoltata".
La donna ha chiesto perdono ai familiari di Cinzia Pinna: "Non lo perdonerò mai. Deve pagare per quello che ha fatto. Piangerò per tutta la vita una vittima innocente, ma mai potrò soffrire come soffrirà la famiglia di Cinzia".
Sul carattere del figlio ha osservato: "Tutti conoscono Emanuele, sanno quanto era sbrufone. Ma una cosa è essere sbrufoni, e un’altra è essere assassini".
Non solo cronaca nera, ma anche riflessione sociale. La voce sofferente di Nicolina Giagheddu, madre di Emanuele Ragnedda – reo confesso dell’omicidio di Cinzia Pinna – ha risuonato in diretta su La Vita in Diretta con una forza che ha colpito l’opinione pubblica.
La criminologa e opinionista Roberta Bruzzone, ospite della trasmissione, ha voluto sottolineare il valore di quelle dichiarazioni: "Massimo rispetto per questa signora. Quello che ha fatto oggi è prezioso, una testimonianza importante perché la sua è una posizione terribile. Aveva capito che qualcosa non andava in suo figlio e ha fatto tutto ciò che poteva, ma non è bastato. Questo è un problema che affligge molte famiglie, con figli fuori controllo. È fondamentale che le madri trovino il coraggio di dirlo apertamente e in tutte le sedi possibili, perché magari un’altra madre potrà così evitare un epilogo simile" (qui il video).
Le parole della criminologa spostano il racconto oltre la cronaca giudiziaria: trasformano il dolore individuale in un appello collettivo. Il terribile dramma che si è consumato nella tenuta di Concaentosa, non è solo la vicenda di un femminicidio, ma diventa anche occasione per riflettere sul ruolo delle famiglie, sul peso dei segnali ignorati e sul bisogno di strumenti di sostegno che aiutino a prevenire tragedie simili.
Intanto, sul piano investigativo, la Procura di Tempio Pausania prosegue gli accertamenti: i carabinieri sono tornati nella tenuta di Ragnedda per nuovi rilievi tecnici, alla presenza degli avvocati delle parti, per ricostruire con precisione la dinamica del delitto. Oggi a Sassari è prevista l'autopsia di Cinzia Pinna.
02 October 2025
02 October 2025
02 October 2025
02 October 2025
01 October 2025
30 September 2025
30 September 2025
30 September 2025
30 September 2025
30 September 2025
30 September 2025