Friday, 03 October 2025
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Pubblicato il 03 October 2025 alle 19:37
Castelsardo. Il corpo di Cinzia Pinna è stato restituito ai familiari dopo che l'autopsia condotta dal dottor Salvatore Lorenzoni, medico legale, ha stabilito che il decesso è stato causato da uno dei tre colpi d'arma da fuoco esplosi dalla pistola di Ragnedda. In particolare, è risultato letale il proiettile che ha colpito la 33enne allo zigomo.
Gli accertamenti medico-legali, completati nella serata di ieri, hanno dovuto confrontarsi con il ritrovamento di un corpo in condizioni molto compromesse. L'esame autoptico ha evidenziato che il colpo mortale allo zigomo ha attraversato completamente i tessuti, presentando sia il punto d'ingresso che quello d'uscita del proiettile. Parallelamente all'autopsia, sono stati eseguiti anche gli accertamenti tossicologici e le analisi entomologiche. I campioni biologici prelevati durante le indagini verranno ora sottoposti a test genetici per ulteriori verifiche.
Le indagini proseguono senza sosta: oggi i Carabinieri del Ris sono al lavoro presso la caserma di Olbia per svolgere ulteriori accertamenti. Particolare attenzione viene rivolta ai veicoli di Ragnedda e a quelli appartenenti a un giovane, L. F., originario della Lombardia, nei cui confronti sono emersi sospetti di favoreggiamento.
L'ultimo saluto alla trentratreenne, uccisa nella tenuta di Conca Entosa a Palau dall'imprenditore di Arzachena Emanuele Ragnedda, che ha confessato l'omicidio, si terrà domani pomeriggio, sabato 4 ottobre, alle ore 16. La cerimonia funebre verrà officiata nella cattedrale di Sant'Antonio Abate a Castelsardo. A celebrare le sue esequie sarà don Pietro Denicu, il parroco che aveva promosso una fiaccolata in memoria della giovane vittima.
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