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Olbia, Walter Mura, da “(W)alter Ego” a “Dissolvenze”: il viaggio dell’identità attraverso la pittura

Alle Ex Casermette di Olbia la nuova personale di Walter Mura

Olbia, Walter Mura, da “(W)alter Ego” a “Dissolvenze”: il viaggio dell’identità attraverso la pittura
Olbia, Walter Mura, da “(W)alter Ego” a “Dissolvenze”: il viaggio dell’identità attraverso la pittura
Patrizia Anziani

Pubblicato il 25 October 2025 alle 09:00

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Olbia. Quasi dieci anni dopo la sua prima personale "(W)alter Ego" (Olbia, 2016), Walter Mura torna a esporre nella sua città con "Dissolvenze", in programma da questa sera, sabato 25 ottobre alle ore 19.00, presso le Ex Casermette di via Mameli 48.

Il vernissage, nell'ambito di Monumenti Aperti 2025, segna la continuità di una ricerca artistica improntata all'introspezione, alla sperimentazione cromatica e a una crescente maturità espressiva. Da quella prima esposizione, il lavoro di Walter Mura non si è mai interrotto: corsi di perfezionamento a Milano e Firenze, mostre collettive in tutta Italia e un impegno costante nella formazione dei giovani. Docente di scuola media e pittore per vocazione, l'artista esplora l'animo umano attraverso il linguaggio visivo, con opere in cui la materia si scioglie e si ricompone in volti, corpi e atmosfere sospese.

La poetica di Mura nasce da un gioco linguistico diventato manifesto personale: "W-alter Ego" era il soprannome con cui alcuni amici lo chiamavano, ma anche un modo per rileggere il proprio nome attraverso la locuzione latina alter ego, "l'altro da sé". In quel titolo si celava l'idea di riconquistare la propria identità attraverso l'arte, apponendo con forza quella "W" simbolica come gesto di rinascita. Un concetto che oggi, a distanza di anni, si amplifica nelle "Dissolvenze", dove la figura si frantuma, si sdoppia, si riflette e infine si fonde con il colore.

Nelle sue tele, la materia pittorica diventa pensiero e il gesto si fa indagine: corpi e volti emergono per poi dissolversi nei fondali cromatici, come se ogni pennellata interrogasse la presenza, la fragilità, la trasformazione. Le opere sono "aperte" nel senso più pieno del termine: chiedono allo spettatore di entrarvi, di completarle con lo sguardo, di riconoscersi e perdersi in esse.

"Dissolvenze" è il naturale proseguimento di quella ricerca iniziata dieci anni fa, un approdo più consapevole dove la tecnica si intreccia all'emozione e il colore diventa racconto interiore. Un percorso che conferma la sensibilità di un artista capace di portare nel proprio lavoro lo stesso rigore e la stessa curiosità che trasmette ai suoi studenti.

L’esposizione, allestita negli spazi delle Ex Casermette, arricchisce un luogo di memoria collettiva e di rinascita urbana: edificato negli anni Quaranta per ospitare le truppe di passaggio, oggi il complesso rivive come spazio culturale, laboratorio e punto d’incontro tra arte e cittadinanza.
Durante i giorni di Monumenti Aperti sarà inoltre possibile visitare l’esposizione di arte e artigianato curata dall’associazione New Generation On The Wave.

La mostra, visitabile fino al 2 novembre, è organizzata in collaborazione con Iolao srls.