Sunday, 07 September 2025

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Olbia, Rubrica “Pillole di benessere e crescita personale”: Perdono e apertura all’amore

Un viaggio introspettivo guidato dalle esperte Rita Abeltino e Maria Bianco

Olbia, Rubrica “Pillole di benessere e crescita personale”: Perdono e apertura all’amore
Olbia, Rubrica “Pillole di benessere e crescita personale”: Perdono e apertura all’amore
Ilaria Del Giudice

Pubblicato il 07 September 2025 alle 09:00

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Olbia. Cari lettori, oggi, in questo nuovo numero della rubrica “Pillole di benessere e crescita personale” abbiamo deciso di proporvi due temi intrinsecamente connessi tra loro e capaci di trasformare dal profondo i vissuti emotivi e relazionali dolorosi: il perdono e l’apertura all’amore. In questo viaggio introspettivo ci guideranno le coach Rita Abeltino e Maria Bianco, esperte certificate nel metodo di trasformazione personale ispirato a Louise Hay, icona mondiale nel campo della crescita interiore.

“Molte persone che si rivolgevano a Louise Hay dicevano che non riuscivano a godersi il tempo presente a causa di qualcosa che era successo loro nel passato – spiega la dott.ssa Bianco -Dal momento che non avevano compiuto una certa azione nel passato, oppure l'avevano fatta in un modo, piuttosto che in un altro, non riuscivano a vivere pienamente l'oggi. Era successo loro qualcosa di spiacevole in passato e dunque nel momento presente chiudevano il loro cuore all'amore, precludendosi la possibilità di vivere pienamente questo momento. Ma la bella notizia è che possiamo eliminare il passato dai nostri pensieri, utilizzando il potere della nostra mente: possiamo decidere di rilasciare l’attaccamento al passato e permettere ai nostri ricordi di essere solo ricordi”.  

E quale strumento utilizzare in questo processo di liberazione di noi stessi e degli altri dal passato se non il perdono? Se non siamo in armonia con il flusso della vita nel presente, vuol dire che siamo rimasti fermi nel passato. Può trattarsi di rimpianto, tristezza, dolore, paura o senso di colpa, biasimo, rabbia, risentimento e a volte persino del desiderio di vendetta. Ciascuno di questi stati emotivi – spiegano le coach - è causato dalla mancanza di perdono, dal rifiuto di lasciare andare il passato e di accedere al presente. L'amore, nella visione delle due esperte, sarebbe sempre la risposta a ogni tipo di guarigione e il cammino capace di condurci all'amore autentico sarebbe per l’appunto il PERDONO.

Ma partiamo dal chiarire che cosa non è il perdono. Il perdono non è condono, non significa giustificare, chi pensiamo ci abbia fatto del male o porgere l’altra guancia. Non significa dire che la persona ha avuto ragione a fare quello che ha fatto e non significa neanche scusarla per averci ferito. Possiamo si, avere ragione per tanti motivi e allo stesso tempo bisogno di perdonare, di lasciare andare quel carico emotivo. Quindi che cos’è realmente il perdono? Ci risponde la dott.ssa Abeltino: “Il perdono - lo dice la parola stessa - è un dono. Un dono per noi stessi. L'idea non è quella di fingere che non sia successo niente. Perdonare è smettere di tenere quell’accaduto sempre in mente, è decidere di lasciare andare tutta la sofferenza che abbiamo provato e continuiamo a provare, rispetto all’accaduto nel passato”.

A volte non è facile perdonare, e allo stesso tempo quanto dolore ci crea non perdonare? Non è più difficile, vivere con tutto questo dolore dentro di noi? Il perdono, quindi, è un grande dono/regalo che possiamo fare a noi stessi. Attraverso delle pratiche utili e mirate è possibile chiudere il cerchio dell’accaduto per poi lasciarlo andare, liberando così quell’energia bloccata tra noi e le persone che ci hanno ferito.

“Louise hay ci insegna che l’amore è la più potente forza di guarigione che esiste ed è già dentro ognuno di noi perché ciascuno ha la capacità di provare amore e di fare le cose con amore, muovendosi con amore nella propria vita –continua Maria Bianco - Il problema è: Perché non lo facciamo sempre? Perché spesso, quello che succede, è che noi ci contraiamo ed è normale che non possiamo provare amore mentre proviamo tensione, in quanto siamo arrabbiati”.

È vero infatti che, nei momenti in cui siamo molto arrabbiati con una persona cara, a cui vogliamo veramente bene, è come se in quel frangente, il bene non lo sentissimo, non lo vedessimo, ce ne scordassimo. E così come lo facciamo con gli altri, lo facciamo anche con noi stessi. Molto spesso, noi viviamo in mancanza di amore nei confronti di noi stessi. Quindi, qual è quel meccanismo, che ci impedisce di provare amore?  Qual è quel meccanismo che oscura l’amore? “È la paura, è la tensione, è la non fiducia, è la contrazione. Tutto quello che viceversa, favorisce il fluire dell’amore è invece l’apertura – afferma Rita Abeltino - Quindi, se vogliamo lasciare fluire il potere del nostro amore, abbiamo bisogno, il più possibile, di stimolare l’apertura, la fiducia e il rilassamento”.

Cosa fare dunque nel quotidiano per mettere in atto questo processo di trasformazione e vivere finalmente una vita appagante, libera e piena d’amore? Rispondono le esperte: “E’ veramente importante, nella nostra vita quotidiana, renderci conto, quando chiudiamo quelle porte al nostro amore, quando ci contraiamo, quando andiamo nella paura e nell’atteggiamento di difesa. È importante riconnetterci con il nostro potere dell’amore, perché questo non dobbiamo né costruirlo né fabbricarlo, in quanto si trova già dentro ognuno di noi, è solo sepolto. Quindi l'idea del potere dell’amore non è tanto da costruire, quanto piuttosto da lasciare uscire, da liberare, togliendo quelle incrostazioni o quei lucchetti che noi stessi abbiamo messo. Il grande lavoro da fare è proprio quello di ritrovare fiducia nella vita, negli altri e in noi stessi. La re-azione automatica a cui ci hanno “addomesticati” è quella di chiudere i rubinetti del nostro amore o le porte del potere dell'amore scegliendo di stare nella paura. La soluzione? Rispondere consapevolmente. Scegliere di non avere la reazione automatica ma di rispondere, anche alle situazioni più sfidanti della vita, stando sempre nell'amore”.

Insomma, abbiamo bisogno di darci la possibilità di essere noi stessi, di lasciar fluire il potere del nostro amore nei nostri confronti e anche nei confronti degli altri. Non si tratta di amare noi stessi in maniera egoistica, ma di riempire il nostro cuore d’amore così tanto da farlo fluire naturalmente anche verso gli altri. In questo modo potremmo dedicarci agli altri da un punto di equilibrio, facendolo, magari, dopo esserci presi prima del tempo per noi stessi in modo da non avere risentimento. Diversamente non funziona, non è vero amore. Si tratta di un confine tanto sottile quanto importante da tenere presente.

“Altro aspetto importante da ricordare è che, per quanto sia bellissimo sapere che ci sono persone, luoghi, cose meravigliose che fanno parte della nostra vita, tuttavia, non è tutto questo a renderci felici – spiega ancora Rita - Solo noi possiamo scegliere di essere felici, ovvero di mettere in moto la nostra capacità di amore”. Potremmo infatti avere tutto ciò che di meglio la vita ha da offrire, eppure, dentro di noi, essere infelici. Non è in fin dei conti l’esterno a renderci felici o infelici, lo siamo noi dentro e solo noi possiamo fare pensieri che creano pace e gioia. Questo è un altro modo per mettere in azione il potere dell’amore.

Come aprire il nostro cuore, per entrare nello stato di accoglienza, in cui l’amore puo’ fluire e creare delle cose belle attorno a noi? Le nostre esperte rispondono: “Lasciando andare!”. Liberandoci cioè di quel “vecchio” chiacchiericcio interiore che continua a ripeterci frasi come “ma chi sono io per…, non me lo merito, lo tolgo agli altri, ecc”. perché? Per non boicottare tutto ciò che di bello c’è nella nostra vita, compreso il potere del nostro amore.  In definitiva, abbiamo solo bisogno di darci il permesso di essere felici, scegliendo di lasciare andare ogni limitazione, perché questa è soltanto una programmazione mentale, una parte dell’addomesticamento collettivo a cui siamo stati abituati, derivante dai messaggi provenienti dall’infanzia. Dovremmo inoltre di darci il permesso di lasciare andare i sensi di colpa, il bisogno di essere infelici e quella sensazione di non meritare.

Usare il nostro potere dell’amore, in ultima analisi, ci porterebbe a sviluppare la nostra creatività. Una creatività da adoperare nelle piccole azioni quotidiane che, se fatte con amore, possono trasformarsi in pura arte perché capaci di farci esprimere la parte più profonda e autentica di noi stessi.