Olbia, opere incongrue: Nizzi indagato dalla Procura, chiuse le indagini

Olbia. La Procura della Repubblica di Tempio Pausania ha chiuso le indagini sul cosiddetto "lotto 0" del Piano Mancini, ovvero le opere incongrue da abbattere prima della realizzazione del piano di mitigazione del rischio idrogeologico.

Il sindaco Settimo Nizzi e l'ex dirigente del Comune di Olbia Antonello Zanda sono indagati. L'indagine riguarda l'abbattimento delle opere incongrue individuate nel "Lotto 0" e ha portato al squestro di 18 manufatti tra cui, per esempio, la strozzatura di via Amba Alagi (attualmente utilizzata a causa dei lavori in Corso Vittorio Veneto dove è in corso l'abbattimento del ben noto ponte tombato che ha contribuito all'allagamento della zona nel 2013).

Secondo l'ipotesi di indagine, il sindato Nizzi (difeso, come precisa la Nuova, dall'avvocata d'ufficio Anna Putzolu) non avrebbe dato seguito all'ordinanza 304/3 del 2016 e avrebbe eseguito solo in parte le demolizioni. Sempre secondo le ipotesi di indagine, l'ing. Zanda, difeso dall'avvocato Angelo Merlini, non avrebbe dato eseguito solo in parte le demolizioni previste. In primis, bisognerà capire se ci sono gli estremi per un rinvio a giudizio, dopo di che sarà l'eventuale procedimento giudiziario a stabilire se vi sono responsabilità e di che tipo.

Il sequestro delle opere incongrue che, secondo la Procura, avrebbero dovuto essere già eliminate, vede sotto sigilli 18 opere tra opere rilevanti come via Amba Alagi e piccoli ponticelli: ci sono anche i ponti ferroviari, i quali però non sarebbero di competenza comunale. Il sequestro è avvenuto a fine 2021.