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Cronaca, Giudiziaria

Olbia, musica troppo alta di notte: Comune costretto a risarcire quasi 70 mila euro

La causa era stata avviata nel 2012

Olbia, musica troppo alta di notte: Comune costretto a risarcire quasi 70 mila euro
Olbia, musica troppo alta di notte: Comune costretto a risarcire quasi 70 mila euro
Olbia.it

Pubblicato il 20 November 2025 alle 08:00

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Olbia. Musica ad alto volume, notti disturbate e ore di sonno perduto. È da questa situazione, vissuta per lungo tempo da alcuni residenti del centro storico di Olbia, che nasce la vicenda giudiziaria sfociata ieri nel riconoscimento del debito fuori bilancio da parte del Consiglio comunale cittadino.

L’Aula, riunita in seduta pubblica e urgente, ha approvato con 17 voti favorevoli e 10 astenuti il pagamento delle somme dovute dopo la lunga causa avviata nel 2012 da un gruppo di cittadini che lamentava rumori e musica troppo alta durante gli eventi notturni organizzati nell’area prospiciente la loro abitazione, situata proprio di fronte al Municipio. Il provvedimento rientra nella procedura prevista dall’art. 194, comma 1, lett. a) del D.Lgs. 267/2000, in riferimento alla sentenza n. 52/2025 del Tribunale Ordinario di Tempio Pausania – Sezione Civile, depositata il 26 gennaio 2025, che ha imposto al Comune il riconoscimento delle somme dovute a titolo di risarcimento.

La sentenza, inizialmente sospesa, è tornata esecutiva dopo la revoca della sospensione arrivata nei giorni scorsi, rendendo necessario un passaggio urgente in aula per evitare ulteriori aggravi economici. L’importo riconosciuto ammonta a circa 70 mila euro tra risarcimento e spese maturate.

 Ad illustrare il provvedimento da sottoporre a votazione il segretario generale del Comune di Olbia, Maurizio Guadagno. Durante il dibattito, la consigliera di minoranza Franca Corda ha chiesto chiarimenti sulla diaria di circa 216 euro al giorno prevista in caso di mancato pagamento, domandando se i 13 giorni intercorsi dal 6 al 19 novembre fossero già inclusi nella cifra complessiva proposta all’aula.

Guadagno ha spiegato che si tratta di un aspetto "strettamente tecnico" da verificare con l’Avvocatura, ma ha ribadito l’urgenza della deliberazione: "Procediamo oggi per evitare responsabilità ulteriori. La Corte dei Conti apre fascicoli molto rapidamente sulle spese di precetto e sui pignoramenti: se gli avvocati, sollecitati dai loro assistiti, agiscono con tempestività, i costi aumentano in fretta. Sulla diaria ci riserveremo un approfondimento tecnico; se necessario, valuteremo un eventuale ulteriore passaggio", ha concluso il segretario generale . Con l’approvazione del debito fuori bilancio, il Comune chiude il primo capitolo di un contenzioso che dura da oltre un decennio, mentre resta aperto il giudizio d’appello già avviato dall’amministrazione.