Thursday, 20 November 2025
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Pubblicato il 20 November 2025 alle 10:15
Olbia. Si è chiuso ieri, 19 novembre, il processo a carico di un 62enne di Olbia, accusato dalla ex moglie di una lunga serie di episodi di violenza avvenuti durante il matrimonio, terminato nel 2017. L’uomo, difeso dagli avvocati Jacopo Merlini e Sergio Diomedi, è stato assolto con la formula più ampia: “il fatto non sussiste”, .
Come riporta La Nuova Sardegna, nel capo d’imputazione figuravano numerose contestazioni: presunte aggressioni fisiche e verbali, strattoni, percosse che avrebbero provocato lividi e anche un episodio in cui la donna sosteneva di essere stata afferrata per i capelli e trascinata a terra, persino davanti al figlio minore. A ciò si aggiungeva la contestazione iniziale di rapina, perché l’uomo avrebbe sottratto con forza il cellulare della moglie, telefono che – secondo la sua denuncia – conteneva immagini scattate per documentare i presunti maltrattamenti.
Durante il dibattimento, però, l’impianto accusatorio ha iniziato a sgretolarsi. Testimonianze e controesami non hanno confermato le accuse, e la versione relativa al telefono e alle fotografie non ha trovato alcun riscontro. Nel corso degli anni la donna aveva già ritirato le accuse relative alle lesioni e alla rapina (poi riqualificata in violenza privata), ma il procedimento per maltrattamenti era rimasto in piedi come reato principale.
La giudice Caterina Interlandi, valutati gli atti, ha pronunciato l’assoluzione totale dell’imputato, riconoscendo l’assenza di prove che potessero sostenere quanto denunciato. Con la sentenza odierna il lungo procedimento arriva alla sua conclusione.
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