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Olbia, l’allarme dei cittadini sul palazzo Pulcini e sul disagio sociale amplificato nella struttura

La preoccupazione dei residenti

Olbia, l’allarme dei cittadini sul palazzo Pulcini e sul disagio sociale amplificato nella struttura
Olbia, l’allarme dei cittadini sul palazzo Pulcini e sul disagio sociale amplificato nella struttura
Barbara Curreli

Pubblicato il 16 August 2025 alle 10:00

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Olbia. Non si fermano le segnalazioni e non si allenta la preoccupazione dei residenti di viale Aldo Moro e più in generale degli abitanti di Olbia preoccupati per lo stato di completo abbandono del "tristemente famoso" palazzo Pulcini. 

Una città dal duplice volto, curata, pulita e verdeggiante in alcuni punti, mentre abbandonata, sporca e fatiscente in altre zone. Qualche tempo fa avevamo ripreso la storia del palazzo che nel tempo aveva subito un processo di decandenza che portò il primo cittadino Settimo Nizzi ad emettere una ordinanza tre anni or sono.

"Lo stabile è stato ufficialmente dichiarato inabitabile nel 2022 con ordinanza del sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, a seguito di condizioni strutturali e igieniche precarie nonchè luogo di malaffare. Lo sgombero fu preceduto da numerose segnalazioni di residenti e opposizione politica, che descrivevano il complesso come una “bomba sociale ed ecologica”, luogo di spaccio, occupazioni abusive e affitti in nero".

La situazione però, non è cambiata, anzi se possibile è peggiorata, ecco dunque l'ennesima segnalazione di un residente: "volevo segnalare il degrado più assoluto presente in via Longhena in prossimità del palazzo Pulcini: rifiuti di ogni genere lasciati lì da tempo immemore. Aggiungo che, nonostante l'ordinanza del Sindaco, il famigerato palazzo Pulcini è ancora abitato da gente senza dimora con un viavai anche equivoco. Nessuno se ne occupa, pare che la faccenda non interessi a nessuno- conclude il nostro lettore che imperterrito continua a lanciare l'allarme e a puntare l'attenzione su una vicenda che rischia di esplodere e sfuggire di mano favorendo e diffondendo un disagio sociale in cui la città al momento è testimone passiva.