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Olbia, caso Air Italy: ecco la lettera indirizzata a Solinas

La lettera dei sindacati

Olbia, caso Air Italy: ecco la lettera indirizzata a Solinas
Olbia, caso Air Italy: ecco la lettera indirizzata a Solinas
Olbia.it

Pubblicato il 20 October 2021 alle 17:25

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Olbia. Dopo la nota stampa riguardo l'esclusione dell'aeroporto Costa Smeralda di Olbia dalla nuova continuità territoriale per quanto riguarda alcune tratte, i sindacati ora rivolgono una lettera al presidente della Regione Christian Solinas per il problema ancora aperto della compagnia aerea Air Italy: "il 23 settembre u.s. Airitaly ha riaperto la procedura di mobilità per 1322 dipendenti, di cui oltre 400 risiedono in questa regione. I liquidatori hanno già comunicato alle Organizzazioni Sindacali l’indisponibilità a concedere un altro periodo di cassa integrazione e di voler concludere la liquidazione di quella che per oltre sessanta anni è stata la compagnia di bandiera della nostra isola".

Prosegue la nota: "Oltremodo, al momento mancherebbe anche lo strumento normativo utile a una nuova proroga. La sottoscrizione dell’accordo di Cigs firmato a giugno scorso era necessaria per assicurare la continuità retributiva dei lavoratori ma, soprattutto, sarebbe dovuta servire alla ricerca e costruzione di soluzioni industriali capaci di garantire loro un futuro lavorativo ed evitare la dispersione di un know how professionale di altissima qualità ed esperienza. A distanza però di quella firma e a poco meno di due mesi dalla fine della cigs, niente di concreto è stato fatto per la tutela di quei posti di lavoro. Non sono arrivate proposte che evitassero la chiusura dell’azienda di trasporti più importante della Sardegna, né sono mai stati attivati i corsi di riqualificazione per il personale di terra e della manutenzione come gli accordi invece prevedevano. Eppure, nei vari incontri intercorsi Presidente ci ha sempre confermato la volontà di voler dotare la Sardegna di una Compagnia “Regional”, capace di garantire finalmente un servizio di continuità territoriale serio ed efficace. Volontà più volte ribadita anche durante questa campagna elettorale appena terminata".

"Il tempo che sarebbe dovuto servire a creare nuove prospettive per il trasporto aereo sardo e per i dipendenti Airitaly è stato invece utilizzato per regalare ai sardi incertezze in merito ai collegamenti da e per la Sardegna e a correre il serio rischio di interruzione di pubblico servizio, cosa mai avvenuta prima. Le abbiamo sempre detto che senza Airitaly e con una nuova Alitalia, con un numero di macchine notevolmente inferiore, la continuità territoriale sarebbe stata fortemente compromessa e questo è stato confermato dalla necessità dell’Assessorato ai Trasporti di redigere un bando di emergenza che non prevedesse più una serie di servizi essenziali per chi si muove da/per un’isola, come il trasporto di passeggeri barellati o di agenti radiogeni, perché ciò avrebbe portato la maggior parte delle compagnie aeree attive sul nostro paese a non partecipare. Per la prima volta da quanto è stata bandita, la Continuità Territoriale viene operata da un vettore low cost non italiano al quale è stato concesso di collegare i tre aeroporti sardi in totale monopolio in cambio della rinuncia di diritti conquistati decenni fa. Questo non può e non deve essere letto come un successo ma esattamente il contrario".

"Presidente ormai resta davvero poco tempo. La Regione deve dire ai lavoratori Airitaly cosa intende fare per il trasporto aereo sardo e per il mantenimento di tutti i posti di lavoro, così come promesso da molti degli Assessori di questa giunta. Il tempo è scaduto. Se davvero esiste un progetto per garantire alla Sardegna un asset fondamentale capace di garantire ai sardi il diritto alla mobilità e non essere più ostaggio del vettore di turno, è arrivato il momento di dirlo e di assumere le decisioni conseguenti. Pertanto siamo a richiedere un incontro urgente e costruttivo al fine di dare risposte ai tanti lavoratori in attesa da mesi di conoscere il proprio futuro", conclude la nota.