Tuesday, 01 July 2025
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Pubblicato il 14 May 2025 alle 13:42
Olbia. Da oggi Tavolara sarà solo da guardare, non da scalare. Con un ordinanza il sindaco Settimo Nizzi ha imposto il divieto permanente di arrampicata verso la cima dell’isola, inclusi i percorsi sulla celebre “Ferrata degli Angeli”. Un provvedimento drastico ma motivato da una lunga serie di incidenti e da una relazione tecnica che certifica gravi criticità geologiche su tutto il versante dell’isola.
"Troppe volte abbiamo assistito ad attività sportive su Tavolara svolte da persone non preparate e con un’attrezzatura non adeguata – ha dichiarato Nizzi –. Il risultato è stato un numero significativo di incidenti che hanno messo in grave pericolo la vita degli escursionisti. La bellezza dei luoghi attira anche chi non ha l’esperienza né la preparazione necessaria. È nostro dovere tutelare l’incolumità delle persone e il nostro patrimonio naturalistico".
La decisione non arriva a sorpresa: il 3 maggio un’escursionista è rimasta ferita durante la salita e per soccorrerla è stato necessario l’intervento congiunto di 14 tecnici del Soccorso Alpino, una motovedetta della Capitaneria di Porto e un elicottero medicalizzato. Non è un caso isolato. La relazione tecnica commissionata dal Comune e redatta dalla Technital S.p.A. descrive uno scenario critico: tutte le pendici dell’isola accessibili dal mare presentano gradi di pericolosità da frana elevati (Hg3) e molto elevati (Hg4).
Le analisi, basate sulle carte del PAI approvate dalla Regione Sardegna e pubblicate sul BURAS il 2 gennaio 2025, evidenziano la presenza diffusa di frane attive, soprattutto nella zona sud-occidentale, la più frequentata dai turisti. A questo si aggiunge una forte suscettibilità geomorfologica a nuovi fenomeni franosi, causata dalla pendenza estrema dei versanti e dalla frammentazione della roccia.
L’ordinanza vieta qualsiasi tipo di arrampicata, individuale o in gruppo, verso la cima di Tavolara. L’unica eccezione riguarda i maestri di alpinismo in possesso della specializzazione in arrampicata sportiva su roccia o ghiaccio, ma solo per scopi scientifici o di studio. Le sanzioni per i trasgressori vanno da 25 a 500 euro.
"Abbiamo studiato le condizioni di pericolo e ci siamo trovati davanti a dati inequivocabili – spiegano dal Comune –. Non si tratta di un semplice divieto: è una misura per evitare tragedie, alleggerire il carico sui servizi di emergenza e salvaguardare un ecosistema unico".
La vetta di Tavolara, che con i suoi 565 metri domina l’intera costa nord-orientale, è da anni una meta ambita per escursionisti e turisti, spesso guidati da guide ambientali escursionistiche. Sono proprio loro, però, le più colpite dal provvedimento: non potranno più accompagnare gruppi in vetta, nemmeno con attrezzatura tecnica. Solo le guide alpine riconosciute a livello nazionale, e solo per finalità di ricerca, potranno ancora mettere piede sui tratti verticali dell’isola.
Una scelta destinata a far discutere, ma che per Nizzi è necessaria.
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