Sunday, 22 June 2025
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Pubblicato il 16 May 2025 alle 11:45
Arzachena. “Quale futuro per il Nord-Est della Sardegna?”. È la domanda che dà il titolo all’incontro pubblico sull’eolico off-shore organizzato dal Comune di Arzachena, in programma sabato 17 maggio alle ore 11 nella Sala Nexus del Palazzo comunale. Un appuntamento aperto a tutti — cittadini, operatori economici e istituzioni — per discutere apertamente dei progetti di impianti eolici galleggianti in fase avanzata di autorizzazione al largo delle coste galluresi.
L’evento, realizzato in collaborazione con il Coordinamento Gallura contro la speculazione eolica e fotovoltaica, nasce da una preoccupazione concreta: l’avanzare di progetti definiti “di grande impatto” sul territorio e sul mare, che rischiano di essere approvati senza un reale coinvolgimento degli enti locali e — in parte — neppure della Regione Sardegna. "Le scelte che si stanno delineando avranno conseguenze profonde sull’ambiente, sull’economia, sulla sicurezza e sulla qualità della vita in Gallura", sottolinea il Comune nel post ufficiale che promuove l’iniziativa.
Il Coordinamento, da tempo attivo nel monitorare la situazione e sensibilizzare la popolazione, mette a fuoco in particolare due progetti in stato autorizzativo avanzato, denominati Nurax e Poseidon, previsti proprio nel tratto di costa del Nord-Est sardo. “L’incontro ha due obiettivi principali — spiegano i portavoce del Coordinamento —: da un lato mostrare le macroscopiche criticità di questi progetti off-shore; dall’altro informare e coinvolgere gli attori del tessuto socioeconomico gallurese, un territorio a fortissima vocazione turistica che rischia di vedere compromesso il suo futuro.”
Non si tratta soltanto di paesaggio e turismo, ma anche di metodo. “Questo evento rappresenta un esempio virtuoso di dialogo tra cittadini e amministrazione locale, uniti dalla volontà di tutelare il patrimonio naturalistico, identitario, storico, archeologico ed economico della Gallura”, si legge nella nota del Coordinamento. E il tono si fa ancora più netto: “La transizione energetica ha abbandonato la maschera ideale di un percorso verso la democrazia energetica e la giustizia ambientale, per assumere quella più bieca di un mero affare economico che, lungi dal risolvere crisi climatica e povertà energetica, inasprirà ulteriormente queste problematiche, esasperando la subalternità dei popoli al potere finanziario”.
L’incontro di sabato sarà dunque un’occasione pubblica di confronto su uno dei temi più delicati e controversi che riguardano il futuro della Sardegna. Un momento per "ascoltare, confrontarsi e capire insieme quali azioni intraprendere per tutelare il nostro territorio", come scrive l’amministrazione guidata dal sindaco Roberto Ragnedda. L’ingresso è libero.
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