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Olbia, Amp Tavolara: Nizzi pressa Ministero, Lai e Deretta rispondono a tono

Continua la querelle tra i tre Comuni che fanno parte del consorzio

Olbia, Amp Tavolara: Nizzi pressa Ministero, Lai e Deretta rispondono a tono
Olbia, Amp Tavolara: Nizzi pressa Ministero, Lai e Deretta rispondono a tono
Angela Galiberti

Pubblicato il 21 July 2022 alle 12:56

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Olbia. La querelle sull'Area marina protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo continua senza sosta. A gettare benzina sul fuoco è sempre il Comune di Olbia con il sindaco Settimo Nizzi che continua a rivendicare la guida dell'ente, mentre gli altri due Comuni consorziati - Loiri Porto San Paolo e San Teodoro - continuano a resistere ribattendo punto per punto a tutte le affermazioni del sindaco di Olbia che ha scritto al Ministero.

Il sindaco di Loiri Porto San Paolo, Francesco Lai, e la sindaca di San Teodoro, Rita Deretta, hanno risposto per le rime a quella lettera. I due, anche se pronti a dialogare, non sembrano avere intenzione di capitolare senza difendere le ragioni dei Comuni che guidano: del resto è proprio sul loro territorio che l'Amp esercita gran parte delle sue prerogative. I km del Comune di Olbia, al confronto, sono poca cosa.

Lai e Deretta scrivono: "In merito a quanto riportato nella nota del Sindaco del Comune di Olbia, con la presente si
ritiene doveroso evidenziare quanto segue. In relazione al più ampio sostegno garantito all’Area Marina Protetta e al suo Consorzio di gestione da parte del Comune di Olbia , è d’obbligo puntualizzare che la contribuzione economica è sempre avvenuta in base alla ripartizione delle quote; Conseguentemente, i Comuni di San Teodoro e Loiri Porto San Paolo hanno sempre garantito al Consorzio, pro quota, lo stesso importo corrisposto annualmente dal Comune di Olbia, benché gli stessi enti territoriali siano di dimensioni demografiche di gran lunga inferiori e con disponibilità finanziarie ben più esigue Lo stesso dicasi per la collaborazione assicurata al Consorzio da parte dei funzionari di tutti e tre i Comuni, e non solo del Comune di Olbia, che nello svolgimento delle attività tecnico-amministrative sono stati regolarmente retribuiti per le ore lavorative extra presso l’AMP, dal Consorzio di Gestione".

Quindi, non è che i due Comuni contribuiscono "meno": contribuiscono alla stessa maniera in base alla ripartizione delle quote, ma complessivamente versano in cassa la stessa cifra versata dal Comune di Olbia.

Lai e Deretta continuano, rispondendo punto per punto: "Discorso diverso invece occorre fare per la sede istituzionale dell’AMP. In sede di avvio era stata data la disponibilità dal Comune di Olbia ad ospitare la sede presso un locale di sua proprietà, completamente da ristrutturare. Detta sede, tuttavia, è stata debitamente riqualificata e resa idonea allo scopo dall’AMP, tramite il suo Consorzio di gestione, grazie ad un finanziamento di 1,2 milioni di Euro dallo stesso intercettato. Contestualmente, gli stessi Comuni di Loiri Porto San Paolo e San Teodoro, hanno ceduto all’AMP la disponibilità di propri immobili (Casa delle Farfalle di Mare a Porto San Paolo per una sala polifunzionale, e un intero padiglione dell’ I.CI.Mar a San Teodoro per realizzare il Centro di Educazione Ambientale dell’AMP che ha conseguito la certificazione di eccellenza dal sistema SIQUS della Regione Sarda), in cui si svolgono, con assiduità, importanti attività informative e di educazione ambientale. Qualora il Comune di Olbia intendesse recedere, prima della conclusione del comodato d’uso gratuito, la sede dell’AMP potrà essere trasferita in idonei locali presso l’ex struttura SEP, dove il Consorzio di Gestione ha ottenuto la disponibilità di locali, recentemente ristrutturali con in finanziamento acquisito direttamente dai fondi POR 2014.2020". Tradotto in parole povere: non è vero che fa tutto Olbia.

E ancora. Benché concordino su alcune cose affermate da Nizzi, sia Lai che Deretta sottolineano che Olbia ha avuto tutto il tempo per cambiare lo statuto nei passati cinque anni e che in ogni caso questi cambiamenti non possono essere portati avanti con la prevaricazione.

"Si conviene invece in merito alle conclusioni positive circa i risultati conseguiti nel ventennio di gestione appena trascorso, resi possibili grazie all’apporto di tutti e 3 i Comuni facenti parte del Consorzio. Certamente si conviene sul fatto che una revisione dello Statuto sia quanto mai opportuna e che il Comune di Olbia, in forza del possesso delle maggiori quote e quale capoluogo della neonata Provincia, debba riappropriarsi del ruolo guida che ha avuto negli anni, anche sotto la guida Nizzi. D'altronde negli ultimi 5 anni la Presidenza è stata espressa dal Comune di Olbia che avrebbe potuto porre in essere quanto oggi viene rivendicato. Questo però non può avvenire attraverso una prevaricazione dei Comuni associati bensì, al contrario, attraverso il loro pieno coinvolgimento, posto che nell’ambito dell’Area Marina, i Comuni di San Teodoro e Loiri porto San Paolo hanno le maggiori ricadute, sia in termini di vincoli ambientali che di compartecipazione nella gestione delle maggiori attività economiche che, proprio all’interno dell’AMP, si sono sviluppate . Infatti tutti i Diving hanno sede a Loiri Porto San Paolo e San Teodoro, cosi come hanno sede a Porto San Paolo (con partenza e arrivo dell’unico sistema di trasporto che collega la terra ferma a Tavolara) le attività di noleggio imbarcazioni, le attività escursionistiche etc.)", affermano Lai e Deretta. Come dire: inutile fare i conti senza l'oste.

Riguardo i progetti di "stabilità" del personale, soprattutto apicale, il sindaco di Loiri Porto San Paolo e la sindaca di San Teodoro ricordano al collega Nizzi quanto segue: "Si evidenzia inoltre, come nonostante si condivida la scelta di dare stabilità e continuità alla struttura, soprattutto delle figure apicali, sia inattuabile la proposta di dotazione di un Direttore in pianta stabile. La gestione dell’AMP viene affidata al Consorzio dal Ministero, costituendone peraltro l’unica ragione della sua esistenza, attraverso una convenzione avente una durata temporale prefissata. Questo assetto mal si concilia con la previsione di figure dirigenziali assunte stabilmente. Poiché si condivide lo spirito volto al rilancio e alla riorganizzazione delle attività esercitate dall’Area Marina Protetta, si ritiene che dette azioni possano essere concordemente portate avanti nel rispetto dei principi della rotazione e dell’alternanza nel ruolo guida dell’Ente. Pertanto si auspica la ripresa di un costruttivo dialogo, volto alla valorizzazione di tutti i territori che fanno parte del Consorzio e per i quali anche le nostre Amministrazioni si sono spese in questi anni. Si ribadisce che l’Area Marina Protetta riveste ad oggi un ruolo strategico e di importanza rilevante per i territori di Loiri Porto San Paolo e San Teodoro e per questo è intendimento delle rispettive amministrazioni investire e potenziare il processo di valorizzazione territoriale avviato negli ultimi decenni. Tuttavia, per le stesse ragioni, le comunità locali che rappresentiamo non possono abdicare ad un ruolo così centrale per il tessuto socio-economico delle medesime. Con l’auspicio che da parte della Direzione Generale del Ministero e dell’organo politico deputato vi sia un intervento di mediazione, attraverso l’ascolto delle comunità locali che compongono il Consorzio di Gestione dell’AMP, comunichiamo sin d’ora la disponibilità per un eventuale incontro da tenersi presso la sede del Ministero".

C'è solo una domanda che rimane, al momento, senza risposta: cui prodest?