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Pubblicato il 11 March 2014 alle 15:56
Olbia, 11 Marzo 2014 - E' stato un lavoro lungo e laborioso, ma alla fine la Polizia Locale del Comune di Olbia è riuscita a ottenere dei risultati concreti. Stiamo parlando dei controlli che gli agenti, coordinati dal comandante Gianni Serra, hanno effettuato su tutti i cittadini che hanno fatto domanda di risarcimento danni per i beni mobili.Centinaia di domande sono state passate al setaccio: lo scopo era quello di scovare eventuali furbetti e dichiarazioni mendaci e così è stato fatto. E i risultati sono decisamente interessanti.
"Al di fuori di pochi casi in cui i responsabili di condotte illecite sono persone che non avevano bisogno di alcun sostegno pubblico ma che, al contrario, hanno lucrato sulla pelle di famiglie fortemente danneggiate dall’evento del 18 novembre - ha dichiarato il Comandante della Polizia Locale, Gianni Serra - negli altri casi le posizioni irregolari emerse sono attribuibili al disperato tentativo messo in atto da alcuni per non rimanere esclusi da un’opportunità di risarcimento parziale dei danni subiti - forse l’unica di matrice istituzionale che permetterà di ricevere un supporto concreto".
Insomma, al di là di pochi casi ben definiti, più che di furbizia si è trattato di vera e propria disperazione.Ma che cosa hanno trovato gli agenti della Polizia Locale? Veramente di tutto: cantine non abitabili affitate, frazionamenti non registrati, affitti in nero. Uno dei casi più eclatanti riguarda un soggetto la cui istanza di risarcimento è stata respinta perchè l'occupante del locale, avente destinazione cantina, ha sporto denuncia contro un funzionario pubblico, proprietario della cantina, che gli avrebbe affittato senza contratto il locale spacciandolo per abitazione. Su questo particolare caso, la Polizia Locale ha acquisito come documento un foglietto a quadretti, firmato dai contraenti, dove è indicata la somma incassata dal localtore. Tanti i casi particolari. Eccone l'elenco. - nr. 2 casi in cui non si è riscontrato alcun danno alle abitazioni, poiché ubicate ai piani superiori degli immobili ( ma esclusivamente danni alle caldaie collocate al piano terra); - nr. 1 caso con nessun danno all’abitazione principale, ma esclusivamente al motore del cancello esterno, all’impianto di illuminazione del giardino, all’autoclave, alla cisterna; - nr. 1 caso in cui il richiedente occupa, in qualità di ospite, un’unica stanza di un appartamento per il quale il proprietario ha presentato una propria istanza;- nr. 1 caso in cui l’interessato ha dichiarato il danneggiamento irreparabile della lavastoviglie posizionata all’interno della sua abitazione, sita al secondo piano dell’immobile, a causa dell’avaria subita dal pannello elettrico installato al piano terra;
- nr. 1 caso in cui l’interessato non ha subito danni da allagamento, in quanto residente in un appartamento sito al secondo piano dell’immobile, ma da sbalzo di tensione elettrica ( danneggiamento a vari elettrodomestici );
- nr. 1 caso in cui i danni si sono verificati esclusivamente all’interno del box in legno, adibito a deposito, ubicato nel giardino dell’abitazione principale.
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