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Olbia: 15 delfini e balenottere avvistate a Tavolara

Proseguono le attività di monitoraggio

Olbia: 15 delfini e balenottere avvistate a Tavolara
Olbia: 15 delfini e balenottere avvistate a Tavolara
Olbia.it

Pubblicato il 18 May 2022 alle 11:46

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Olbia. L’Area Marina Protetta Tavolara Punta Coda Cavallo, partner del progetto LIFE Delfi, che si avvale dell’Associazione SEA ME Sardinia per effettuare le azioni operative del programma, sta conseguendo in questi ultimi anni importanti risultati per la conservazione dei tursiopi, i delfini costieri che vivono nelle acque basse fino ai 200-250 m di profondità, diffusi anche in Sardegna e che frequentano abitualmente anche l’Area Marina Protetta. I ricercatori stanno aggiornando il database su questa specie protetta inserita, tra le altre, nell’allegato II della Direttiva Habitat e oggetto di studio del progetto LIFE Delfi per comprendere meglio le interazioni che ha con le attività di pesca.

Si legge nella nota del'AMO Tavolara: "Nella giornata di giovedì 12 maggio, durante le attività di monitoraggio per la foto-identificazione degli individui, i biologi hanno fatto cinque avvistamenti di tursiopi, con almeno una quindicina di delfini in totale e raccolto importanti dati su ecologia e comportamento degli animali. La giornata però è stata arricchita anche da un eccezionale serie di avvistamenti tra cui un grande branco di stenelle striate e diversi avvistamenti di balenottera comune, l’unico misticete ritenuto regolare in Mediterraneo e considerato in pericolo di estinzione, nella lista rossa della IUCN (l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura)".

"Sono stati almeno 11 gli esemplari di balenottera comune avvistati in diversi gruppi, alcuni in alimentazione e altri in movimento verso nord, poco fuori l’Area Marina Protetta Tavolara punta Coda Cavallo, a testimonianza dell’importanza delle acque al largo della Sardegna anche per i grandi cetacei. È questo infatti il periodo in cui questa specie si sposta dalle regioni meridionali del Mar Mediterraneo verso il Mar Ligure o anche altre aree di alimentazione come per esempio il noto Canyon di Caprera, al largo delle Bocche di Bonifacio, risalendo il Mar Tirreno e costeggiando la Sardegna".

"Uno sforzo significativo viene posto nel garantire la continuazione del monitoraggio da personale dell’Area Marina Protetta e di SEA ME Sardinia per contribuire a raccogliere le informazioni sull’ecologia e lo stato di conservazione dei cetacei in quest’area, facilitando quindi l’avanzamento nello studio dell’ecologia del delfino costiero tursiope e dell’interazione con le attività umane, potenziali minacce per questa specie", conclude la nota.