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Israele in Gallura, tensione ancora alta

Dopo la scritta sulla roccia annunciate nuove proteste per il 12 settembre a Olbia

 Israele in Gallura, tensione ancora alta
 Israele in Gallura, tensione ancora alta
Olbia.it

Pubblicato il 11 September 2025 alle 09:02

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Olbia. Non si spengono le polemiche sull’arrivo di cittadini israeliani in Gallura. Dopo i presìdi di questa estate e l’imbrattamento della roccia-simbolo della Costa Smeralda, la mobilitazione pro-Palestina continua: per domani, venerdì 12 settembre, è stato annunciato un nuovo sit-in davanti all’aeroporto “Costa Smeralda” di Olbia.

L’episodio più clamoroso resta quello del 10 settembre, quando ignoti hanno versato vernice rossa e lasciato un cartello con la scritta “Palestina libera” accanto alla pietra che accoglie i visitatori lungo la provinciale 94. La scritta è poi sparita, probabilmente cancellata dalla pioggia, ma restano tracce di colore e soprattutto restano le indagini delle forze dell’ordine.

Sul piano politico la vicenda ha acceso un dibattito che ha superato i confini regionali. La presidente della Regione Alessandra Todde ha chiesto chiarimenti al Governo e lo stop ai voli da Tel Aviv, mentre l’ex premier Giuseppe Conte ha invocato trasparenza sugli arrivi. A Santa Teresa, la sindaca Nadia Matta ha replicato che si tratta di “civili con documenti regolari”.

Secondo fonti locali, alcuni soggiorni sarebbero stati interrotti in anticipo, ma non ci sono conferme ufficiali. Intanto, gli attivisti ribadiscono la loro opposizione ai collegamenti con Israele e promettono di far sentire ancora la loro voce, a partire dalla manifestazione di domani a Olbia davanti all'Aeroporto Costa Smeralda. Il nuovo sit-in pacifico arriva dopo i bombardamenti della Global Sumud Flotilla. I pacifisti pro Palestina si sono dati appuntamento alle ore 10:30.