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Luogosanto, Festa Manna di Gaddura: Giulia Langella racconta il suo primo pellegrinaggio a cavallo

Luogosanto ha celebrato la 797ª edizione della Festa Manna di Gaddura

Luogosanto, Festa Manna di Gaddura: Giulia Langella racconta il suo primo pellegrinaggio a cavallo
Luogosanto, Festa Manna di Gaddura: Giulia Langella racconta il suo primo pellegrinaggio a cavallo
Patrizia Anziani

Pubblicato il 10 September 2025 alle 19:00

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Luogosanto. Il ritmo cadenzato degli zoccoli sul selciato, i colori intensi dei costumi tradizionali e delle bandiere, gli inni e le preghiere che si librano nell’aria, intrecciandosi con i profumi dei fiori e della macchia mediterranea accarezzata dalla brezza di fine estate. In questa atmosfera senza tempo, l’8 settembre la cittadina di Luogosanto ha celebrato la 797ª edizione della Festa Manna di Gaddura, l’importante e suggestiva ricorrenza che da circa otto secoli rappresenta il momento più alto della devozione mariana in Gallura. 

Anche quest’anno la manifestazione ha richiamato numerosi fedeli, turisti e le rappresentanze delle confraternite galluresi. Accanto al sindaco Agostino Pirredda e ad altre autorità civili e religiose provenienti da numerosi comuni della Gallura, ha preso parte alla giornata anche il vicesindaco di Golfo Aranci, Giuseppe Langella, in rappresentanza del proprio comune. Con lui la moglie Rosalba Carbonara e le due figlie: la più grande, Giulia, di quattordici anni, per la prima volta ha partecipato al pellegrinaggio e alla suggestiva processione equestre attorno alla Basilica di Nostra Signora di Locusantu, diventando uno dei volti giovani di questa edizione. 

 

La festa era iniziata già alla vigilia con il pellegrinaggio a cavallo da Santa Teresa a Luogosanto. Dopo circa quindici anni il trekking equestre organizzato dall’associazione di Luogosanto, Lu Juali, affiliata alla Federazione italiana turismo equestre, è tornato a coincidere con la festa campestre di Campu Rotundu (territorio del Comune di Tempio Pausania), che si tiene la prima domenica di settembre: qui i partecipanti hanno reso omaggio alla Madonna della chiesetta di Santa Maria delle Grazie con il tradizionale caracollo delle bandiere.

Giulia Langella era tra i protagonisti di questo pellegrinaggio: «Il trekking a cavallo, di circa 27 chilometri, è stato organizzato seguendo l’antico tracciato medievale che da Santa Teresa porta a Luogosanto e prevedeva una tappa a Campu Rotondu. È stata davvero una bella esperienza! Sabato eravamo una quindicina e da Golfo Aranci abbiamo partecipato io e la mia amica Grazia Musella, entrambi allieve di Piera Luigia Monti. Il giorno dopo per la festa grande, c’erano molti più cavalli: eravamo almeno una trentina». Dopo la sosta e il pranzo organizzato dal comitato, il gruppo di cavalieri e cavallerizze ha proseguito verso Luogosanto. Una volta giunti in paese il borgo si è acceso con “Lu èsparu” che ha dato il via alla Festa di li Bandéri e il Rito del Fuoco. La vigilia della Festa Manna rappresenta infatti un momento molto sentito dalla comunità, quando fedeli e confraternite provenienti da tutta la Gallura si radunano davanti alla Basilica con bandiere religiose e ceri votivi. Alla processione è seguita la Santa Messa celebrata da Don Roberto Aversano e accompagnata dai canti del coro tradizionale Matteu Peru. La serata è poi proseguita con “Cantigos & Ballos”, tra canti popolari, danze tradizionali e momenti di intensa partecipazione comunitaria. 

L’8 settembre la giovane amazzone ha poi sfilato nella processione equestre indossando un bellissimo costume sardo, già utilizzato in primavera per un carosello nel maneggio dove si allena. «Era perfetto per questa occasione», racconta. Per la processione Giulia ha cavalcato uno splendido esemplare di cinque anni: «Con la mia cavalla ho un rapporto speciale, ma non ho avuto modo di portarla. Ringrazio sentitamente chi ha avuto fiducia in me prestandomi il suo cavallo». 

La sua passione per gli equini affonda le radici nell’infanzia: «Ho iniziato ad andare a cavallo a due anni, grazie a mia madre e a mia nonna. All’inizio volevo fare solo gare, ma con l’esperienza ho imparato che i cavalli non servono soltanto per competere: sono compagni con cui condividere escursioni, processioni e persino pellegrinaggi. I cavalli sono quasi umani». 

Un pensiero lo rivolge anche a chi l’ha accompagnata in questo percorso: «Devo un grazie speciale alla mia istruttrice, Piera Luigia Monti, dell’Ippopark di Golfo Aranci. Con i suoi insegnamenti mi ha permesso di vivere esperienze intense come questa e di crescere nel rapporto con i cavalli». 

Un amore che Giulia ha trasformato anche in materia di studio presentando all’esame di terza media una tesina sulla pet therapy e sull’ippoterapia. «In Sardegna la cultura del cavallo non si è mai interrotta: molti paesi hanno almeno una festa in cui cavalieri e amazzoni sfilano in processione e per l’esame ho raccontato anche la storia della "mezza reale", un'antica sella custodita qui a Luogosanto. Era la sella dei ricchi: il suo nome deriva dal prezzo, mezzo reale, una moneta dell’epoca. Fu ritrovata dopo più di sessant’anni in una stalla abbandonata ed è oggi un simbolo prezioso della nostra tradizione equestre». 

E la sua riflessione finale ha il tono di un impegno generazionale: «Penso che noi giovani dobbiamo portare avanti queste tradizioni. È importante conoscere le nostre radici e capire quanto fossero significative. Solo così possiamo farle vivere ancora».  

ll momento culminante dei festeggiamenti religiosi della Festa Manna di Gaddura 2025, organizzata dalla Parrocchia di Luogosanto e dai Fidali 1981 sotto la direzione artistica di Alessandro Secchi della Civitas Mariana Danza, è stata la processione solenne dell’8 settembre. Al termine la Santa Messa celebrata dal vescovo di Tempio-Ampurias, S.E. Roberto Fornaciari, con cori polifonici, esecuzioni a tàsgia, confraternite e autorità.  Un'imponente macchina organizzativa che conferma Luogosanto come cuore spirituale vivo e pulsante della Gallura. Il programma non si è esaurito con l’8 settembre: il giorno successivo si è celebrata la festa di Santu Gjaseppa, mentre il prossimo 15 settembre è in calendario “Lu Dí di l’ottu”, il tradizionale passaggio di consegne tra comitati. Nel frattempo le vie del borgo continuano ad animarsi con fiere di prodotti agricoli e artigianali, musica e canti che rinnovano la tradizione.

Fot

Foto di Max Giorgioni - Studio Fotografico tratta dalla pagina Facebook dell'associazione culturale Lu Juali ( cliccare qui per vedere altre foto della festa).