Thursday, 11 December 2025
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Pubblicato il 10 December 2025 alle 15:30
Olbia. Un incendio si è sviluppato nel primo pomeriggio di oggi, 10 dicembre, nella fascia verde di via Mirone, lungo il percorso che costeggia l’Acquedotto Romano. Le fiamme, che si sono propagate in un’area dove tra rovi e tronchi è evidente la presenza di rifiuti e materiali abbandonati, hanno interessato un materasso, una rete da letto matrimoniale, abiti, resti in plastica e altri scarti, bruciando parte della vegetazione circostante. L'area verde è prossima al cavalcaferrovia di Via Dei Lidi ed entrambe le zone, durante i mesi estivi, risultano frequentate da persone senza fissa dimora. Non è da escludere che quella rete fatiscente fosse utilizzata come giaciglio. Prima dell’arrivo dei Vigili del Fuoco, alcune persone hanno utilizzato estintori per contenere il rogo e impedirne l’avanzamento verso il gruppo di eucalipti, riuscendo a rallentare una situazione che, in altre condizioni climatiche, avrebbe potuto rapidamente peggiorare. L’intervento delle squadre di soccorso ha poi definitivamente spento le fiamme e messo in sicurezza l’area.
L’episodio non avviene in un contesto isolato. Non lontano dall'area, in piazza Francesco De Rosa, nelle scorse settimane erano state date alle fiamme alcune auto abbandonate, in un fatto ritenuto verosimilmente di natura dolosa. Questa volta, a rischiare non sarebbe stato un mezzo fuori uso, ma una delle ultime sopravvivenze arboree storiche della città: gli eucalipti che da oltre settant’anni disegnano una barriera naturale a ridosso del centro abitato, un corridoio verde che nel prossimo futuro è destinato a cambiare volto.
Il cavalcaferrovia di Via Dei Lidi è destinato alla demolizione nell’ambito del piano di mitigazione del rischio idrogeologico che prevede una trasformazione radicale della viabilità, con la realizzazione di una rotatoria alle spalle del vecchio centro umanitario di via Canova, per ridisegnare i collegamenti stradali tra viale Aldo Moro, via Galvani, via Gabriele D’Annunzio e l’area del Cipnes. Un progetto importante e necessario che comporterà espropri e modifiche profonde al paesaggio urbano e che potrebbe portare al sacrificio anche degli eucalipti che da decenni accompagnano e proteggono questo frammento di verde cittadino.
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