Monday, 08 December 2025
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Pubblicato il 08 December 2025 alle 17:30
Olbia. Dopo il tutto esaurito delle due serate di teatro al Suentu Lab del 29 e 30 novembre, dedicate alla “Lettera d’Amore” di Tennessee Williams, la regista e maestra d'arti sceniche Liliana Molina fa registrare un nuovo sold out con lo spettacolo “Riunificazioni dell’Amore” di Joël Pommerat, adattato e diretto dalla stessa all’interno del laboratorio teatrale adulti di Suentu Lab. Due serate – sabato 6 e domenica 7 dicembre – che hanno riconfermato un pubblico numeroso, attento e partecipe, premiando un lavoro coraggioso e affilato, capace di scavare nell’intimità delle relazioni e restituire l’amore in tutte le sue contraddizioni.
Se il precedente spettacolo di Williams – affidato alle giovani attrici Laura Asara, Miriam Fancello, Sofia Pace e all’attore Maurizio Stazzu, con Federico Maggi al suono e alle luci – aveva colpito per la freschezza e l’energia delle interpreti, questa nuova produzione conquista per respiro corale e maturità emotiva. Un cast ampio e intergenerazionale popola il palcoscenico senza limitarsi a interpretare personaggi, ma abitandone le fragilità, l’ironia e il disincanto.
Dramma, ironia, grottesco si alternano come lame che sfiorano il sorriso e subito dopo tornano a incidere. Il pubblico, raccolto nella sala di Via Basilicata, ha accolto con silenzio rispettoso i momenti più intensi e con risate le sfumature comiche di una scrittura che sa ferire e alleggerire nello stesso tempo – proprio come accade nella vita. L’adattamento ricalca lo spirito dell’opera originale, ispirata alla riunificazione storica tra le due Coree, trasportando però il tema nel territorio più fragile e quotidiano: quello di due persone, due anime che cercano – a volte disperatamente – un ponte per tornare a sentirsi vicine. Ogni quadro affronta una sfumatura diversa dell’amore, generando nello spettatore un alternarsi di riconoscimenti, interrogativi e ritorni a sé.
Ed è proprio la regista a sottolineare il cuore della scelta artistica: “Non è una coincidenza che siamo tornati al tema dell’amore”, spiega Molina. “Lo avevamo affrontato nello spettacolo precedente e lo ritroviamo anche qui, forse perché oggi più che mai sentiamo il bisogno di rimettere al centro i sentimenti”. Un percorso che lo spettatore vive come un gioco di specchi, un dialogo silenzioso tra palco e platea. Così spiega ancora la regista: “Volevamo rivederci riflessi nelle sfumature dell’amore: momenti divertenti, altri drammatici, altri ancora capaci di farci interrogare su cosa significhi davvero amare. L’obiettivo era riunificare quella parola così potente, che ci muove e ci smuove, che orienta scelte, cadute e rinascite”. Accanto al contenuto, c’è il lavoro, spesso invisibile, della costruzione scenica. La Molina non nasconde l'emozione di questi nuovi sold out, ma ricorda che “Ogni minuto di ciò che il pubblico vede ha tanto lavoro dietro: sacrificio, concentrazione, collaborazione ed empatia. Il teatro ci insegna a riconoscere il ruolo di ciascuno, a procedere insieme sotto un’unica guida ma con un cuore collettivo”.
Il successo delle serate apre nuove prospettive, spiega la regista: “Per entrambi gli spettacoli ci hanno chiesto repliche che speriamo di poter realizzare, soprattutto se potremo contare sul supporto di Comuni e associazioni che credono nel valore culturale del teatro”. Da qui nasce l’invito alla comunità olbiese: “Fare teatro a Olbia è una sfida, ma è una sfida che affrontiamo con passione e responsabilità. Invitiamo le persone a conoscere da vicino il Suentu Lab, perché vogliamo offrire uno spazio in cui ci si possa esprimere, formare, emozionare e riconoscere”.
Un cast numeroso – formato da Sara Balestrieri, Giuseppe Bazzu, Carlo Casula, Tina Casula, Francesca Cherchi, Carla Concas, Marco Hanozet, Dalila Luciano, Franca Nieddu, Maria Francesca Nonne, Anna Pinducciu, Rosy Pintus, Maurizio Stazzu, Mara Usai, con Federico Maggi al supporto tecnico e Lucrezia Patarino al trucco – ha attraversato registri diversi con generosità e cura, portando ognuno un frammento di sé dentro un racconto corale. Con la nuova produzione “Riunificazioni dell’Amore”, targata Suentu Lab, la sinergia delle due associazioni culturali Mediterrarte e Archè conferma la sua vocazione: trasformare il teatro in uno spazio di emozioni condivise e non solo di spettacolo. Perché – come era accaduto con Williams – questo secondo progetto ribadisce la via intrapresa da Liliana Molina: ritornare ai sentimenti, in un presente che tende a smarrirli.
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